Dunque da dove cominciare?
Dal mal di testa.
Oggi ho mal di testa, non per colpa del festival, ma credo che sia la giusta conseguenza di un periodo un po' impegnativo e stressante simulazione del test di tedesco, contest, workshop a cui ho voluto partecipare, che fortunatamente può sfogarsi così, con un mal di testa, e non con un accumulo continuo di stress.
Dal mal di testa.
Oggi ho mal di testa, non per colpa del festival, ma credo che sia la giusta conseguenza di un periodo un po' impegnativo e stressante simulazione del test di tedesco, contest, workshop a cui ho voluto partecipare, che fortunatamente può sfogarsi così, con un mal di testa, e non con un accumulo continuo di stress.
Il riposo del guerriero:
Onore e gloria al mio costume. Non ha perso nulla durante l'esibizione, ma alcuni strass di quelli autoadesivi si sono lasciati andare solo a contatto con l'acqua. Poco male la colla ce l'ho e li rimetterò su. Per i costumi professionali con cui si sono presentate alcune posso dire che non ha nulla da invidiare a loro, anzi nessun costume, nemmeno quello della vincitrice, mi hanno fatto dire " oooohhhhhhhhhhhhh": del suo ho notato quanto brillassero i suoi strass, che non erano molti, ma sembravano illuminati da led. In compenso ho preso spunti su stoffe, colori e decorazioni guardando quelli presenti al bazar.
Il bottino del festival
Nonostante costumi meravigliosi veli in seta, cinture che manco nei miei sogni più perversi, mi sono contenuta acquistando 2 bastoni, che male non fanno, 2 metri di strass buoni, 2 cerchietti con le monetine per le nane, e 4 cd. Per la verità i Cd sono stati un acquisto spinto da Luca, che si sta appassionando sempre di più alla Darbouka, dopo aver sentito ieri sera un improvvisazione di 2 percussionisti.
I costumi mi sono fermata solo a guardarli ed osservarli. Dopo averne creato uno per l'occasione, ho capito 2 cose: perchè un costume un po' carino inizia a costare dai 250 euro in su, e l'importanza del "su misura". Le pietre, le perle, le decorazioni quelle belle, quelle che brillano di luce propria, costano. Il mio è pieno di "plasticaccia": se avessi scelto di prendere swarovski veri o simil swarovski, oltre a non poterli pagare il peso del costume sarebbe stato maggiore. "Su misura" vuol dire avere addosso un capo che ti lascia libera nei movimenti. Ho in completo molto bello che le amiche della "giuria tecnica", quelle che mi hanno sostenuta e consigliata mentre creavo tutto quello che andava creato per il contest, mi avevano consigliato di metterlo per l'effetto scenico superiore (questo PRIMA che trovassi un sacco di "plasticacce"verdi per il mio costume a 1 euro al pacchetto), ma è un costume acquistato e si adatta il mio corpo a lui e non il contrario.
Esistono anche costumi a 50 euro, ma sono molto " base" e adattabili a chiunque, e non ora come ora non ne comprerei uno: li trovo insignificanti. Probabilmente un paio di anni fa ne avrei preso uno sentendomi una diva, ma ora pensando al costo, alle scarse possibilità di esibirmi da solista, all'importanza di uniformità in un contesto di gruppo, all'inutilità di usare un vestito bello a lezione dove, se fatta bene, si suda parecchio, 50 euro sono soldi sprecati. Personalmente trovo che vestiti del genere siano un buon investimento quando si è in un gruppo principianti, o si fanno coreografie di gruppo con molte danzatrici e si vuole avere un uniformità senza spendere patrimoni.
Contest
Dire che ero nervosa sarebbe limitativo.
Volevo pensare solo al contest a rilassarmi a divertirmi, ma ci sono stati una serie di accavallamenti di eventi per cui Luca mi ha raggiunto solo verso le 13, 2 ore prima dell'inizio del contest.
Io odio truccarmi.
Ho creato un costume, ho creato una coreografia, ho scelto una musica, ma truccarmi per andare in scena non lo so fare! L'unica base che mi è stata data è fatti l'eyeliner, metti l'ombretto nero, e vai. Invidio le tribalist che sembrano avere un trucco decisamente più semplice: nero sotto, bianco sopra, rossetto rosso fuoco (ora arriverà una tribalist a dirmi che ho detto una cazzata, eh, vabbeh).
Quindi nello spogliatoio ho iniziato a smadonturcheggiare, in tedesco, perchè il colore non sembrava volere andare al posto giusto. La tizia in camerino con me mi dice " sorry, i don't speak german". E' Russa, vive in Belgio. Poco dopo si unisce a noi una Polacca che sarà poi la vincitrice del contest per la mia categoria. E così si chiacchiera in inglese di tutto quello che riguarda la danza, e ne vengono fuori perle interessanti tipo "se non sei sicura, non farlo", consiglio datomi mentre ero in dubbio se mettermi la molletta sui capelli o no, e no non l'ho messa: la spuma me li ha tenuti a posto come volevo. Tahira, la Polacca (ok Tahira è un nome d'arte) aveva un trucco fantastico e mi ha detto che l'unico modo e provare e provare: la sua insegnante voleva che si presentassero a lezione sempre truccate, perciò... Sicuramente dovrò imparare a mettere le ciglia finte.
Mentre mi truccavo ho iniziato a fare Shimmi di mano* (* per non addette: gli shimmi sono le vibrazioni, se "di mano" è tremarella da nervoso), però l'eyeliner sono riusciata tirarlo abbastanza bene: insomma non sembrava un tracciato ECG.
Alle 14.45, sono pronta di tutto punto l'ansia mi sale a manetta soprattutto pensando che sono la prima a salire sul palco!
Inizierò l'esibizione solo mezz'ora dopo, perchè tra una cosa e l'altra si tira un po' tardi ma non per colpa mia.
Parte la musica, entro e sono già in ritardo per trovarmi in posizione: quando provi sempre in casa poi non ti raccappezzi facilmente con le misure.
Via paralizziamo il sorriso in faccia e.... guardo la giuria. Una giudice ha lo sguardo di quella che più che giudicare vuole ammazzare qualcuno in quel momento me, e no non lo trovo confortante, anche perchè è magnetica ed ogni volta che giro lo sguardo verso di loro cado sempre su di lei, non sul maestro Afifi che ha un sorriso sereno.
Mi parte lo shimmi di labbro da nervoso: per fortuna che nelle camminate capita che do le spalle al pubblico così riesco a fare facce buffe e rilassare il volto.
Anticipo passi, ne ritardo altri, mi dimentico un pezzo ed improvviso sul momento.
E' finita: 3,15 minuti sono passati. Saluto e mi allontano dal palco quasi fuggendo. Arrivo tremando nello spogliatoio e decido che la cosa migliore da fare è bere.
Mi cambio, perdendo l'esibizione di Gori, e raggiungo la famiglia. Luca ha fatto il video, la mimi aveva la macchina fotografica quella buona, la iaia il mio cell per farmi le foto. Sappiate che tutto il materiale foto video trasuda di amore fuori fuoco.
Il verdetto della giuria
Purtroppo non mi è dato di sapere ufficialmente come sono andata. So che non sono tra le prime tre.
Però comunque sono curiosa, voglia sapere se sono l'ultima: è la mia convinzione da che mi sono iscritta che sarei stata l'ultima, così riesco a parlare con l'altra giudice di gara, che mi dice che non non lo sono (magari per non demoralizzarmi) ma che ha trovato bella la musica, buona la scelta dei passi, e che devo prendere più confidenza con la mia coreografia, perchè si vedeva che ero nervosa, situazione accentuata dall'essere la prima a salire sul palco. Le ho detto che comunque mi sentivo di aver vinto per me stessa per via dell'aver scelto e creato tutto io costume compreso. Le ho anche confessato che mi sono scordata una parte della mia coreografia ma che sono andata avanti comunque e si è complimentata per l'iniziativa. Forse ha voluto solo essere gentile, ma di certo qualche spunto di lavoro me l'ha dato.
Galleria foto e video
Sembrano sfocate, ma in realtà è amore che trasuda.
Le foto della Iaia:
Le foto della Mimi:
Video di Luca ( fatto con la Iaia in braccio perchè aveva davanti un energumeno che non stava fermo)
Dal materiale video fotografico si evince una cosa: non ho bisogno di mettere strass paillettes e perline per avere luce, perchè birillo di mio!
Taha Moussa
L'esperienza più bella che porto a casa come ricordo indiscusso di questo festival è l'aver studiato con Taha Moussa, l'uomo che quando danza è soave quanto il fumo che si solleva. ho avuto la fortuna di avere un mini WS lunedì al lezione e dopo essere rimasta senza fiato vedendolo ballare nei primi 3 secondi ho deciso che avrei dovuto fare almeno un WS con lui. Eravamo in tantissime e me lo sono un po' perso Herr Moussa, ma quelle spiegazioni che ha dato sulle braccia e sulle mani per me sono stato grasso che cola e che ho messo in pratica anche per il contest. Mi è spiaciuto non fosse nella giuria perchè avrei danzato volentieri per lui.
Laura, per me hai vinto!!!!
RispondiEliminaSono stra stra felice, e te lo scrivo qui, alla fine, dopo aver letto e visto il video!!!
E ti ripeto, Go Laura Go!!!
Ad Majora!