venerdì 22 febbraio 2019

Panico mode on.

Per la verità vivo in costante panico dalla fine di novembre: un continuo rimestamento di ritmi per tutta la famiglia che mi comporta un subdolo livello costante di ansia e panico. Non mi serve una vacanza, mi serve che si stabilizzino un po' di cose. Ho passato i mesi di dicembre e gennaio sperando in un posto da veterinaria: presente dalle 7 del mattino  alle 15.30 quando andava bene, a poco meno di 40 km da casa (per viaggio), per un rimborso spese che non ha coperto molto e un "non posso assumerti". 2 mesi in cui speri che vada tutto bene, che ti assumano e sperare di riuscire poi a gestire la tua vita con turni del mattino della sera della notte e finesettimana da 48 ore. All'umiliazione del "non posso assumerti detto da uno dei titolari, e all' umiliazione di sentirsi presi per il culo dall'altro titolare " vorrei assumerti come veterinaria di degenza, ma stiamo cercando di capire come farti il contratto", si contrappone la magra soddisfazione di non dovermi preoccupare di turni dalle ore improbabili per i quali non avrei saputo come gestire le figlie. Quel tierheim che speravo avesse ancora un posto libero mi ha assunta. Al momento si tratta di un contratto a tempo determinato, ma sempre meglio dell'andare in una clinica a gratis per una speranza. Questo di fatto è un punto di stabilità, ma anche fonte di incertezza: si lavora 5 giorni alla settimana, che va dal lunedì alla domenica, perciò si lavora anche il sabato e la domenica con 2 giorni infrasettimanali di riposo. L'incertezza è che i finesettimana lavorativi li sai da una settimana con l'altra: cioè oggi ho saputo che sabato 2 e domenica 3 marzo lavoro. Per la settimana successiva chi lo sa. Non sarebbe un problema se:
- Luca non avesse servizio e ausbildung the
- io non avessi il viaggio e lo spettacolo a Milano, le prove extra per lo spettacolo, lo spettacolo,  le due corsi per il contest e non ultimo l'ausbildung con Aladin. E il mio senso di impreparazione.
- Marina 4 sabati mattina di corso mermaiding.
Tutto da organizzare, incastrare, rendendo anche più indipendenti le nane combattendo con il mio senso di abbandono e tradimento nei loro confronti, senza ancora una babysitter, e con Marina che non va più d'accordo con la vicina di casa, perciò da portare con me.
Nuovi ritmi da prendere.
Mi manca l'acqua. Spero di potermi sparare 2 ore di piscina, che poi tutto cambia aspetto.

martedì 12 febbraio 2019

Carletto

Mish mumkin

Questo è quello che voglio continuare a pensare, fino a che non arrivano notizie inobiettabili. Mish mumkin significa "non è possibile".
Questa mattina apro FB e trovo in bacheca tre messaggi di persone che non conosco, ma che hanno taggato un mio amico, lo stesso in tutti e 3 i post.
Disperso in vacanza durante un immersione in un cenote nella Repubblica Domenicana.
Al Carletto devo molto. Purtroppo su nessuno dei miei brevetti c'è il suo nome, ma è grazie a lui alle 2 ore al porticciolo di Levanto se ora sono qui a pensare al dive master. E c'è il suo like sul post in cui pubblico la foto del mio dive master crew pack. Quel giorno al porticciolo ha strapazzato me e le mie paure che non erano mai state affrontate durante L'Open water: uno dei tanti rilasciato per fare cassa e gente con brevetto, ma non subacquei. Quel giorno ho rifatto l'ow in un crash course iperconcentrato. I'll giorno dopo mi ha portato al Canyon. Non posso dimenticare quell'immersione: la prima nel Ligure degna di essere chiamata tale. Avevo paura di andare a sbattere, rompere qualcosa o rimanere incastrata, ma l'immersione era più facile di quanto m'immaginassi. Mi sono anche tagliata con una conchiglia rotta: il mio assetto non era un granché e per impedirgli di uccidere un mollusco per attirare pesci da farmi vedere mi sono tenuta ad uno scoglio. Pungendomi. Da quell'immersione sono tornata con 2 consigli che mi hanno stravolto in meglio il mio stare in acqua: "cambia GAV che è piccolo, cambia le pinne che sono troppo grandi per te".
Il mio advance e il mio dry suit, dovrebbero avere il suo nome (e anche quello di Alberto per la verità), ed invece riportano quello del dive Center per cui lavorava allora. Mi ha seguita, aiutata, ed anche presa in giro durante i brevetti: alla prova di navigazione si è appeso alla mia bombola perché "pedalavo tanto". Poi le immersioni: canyon, spaccata, maniscalco. Sono tutte tra le mie prime 50 immersioni, un sacco di ricordi in cui bene o male c'è il Carletto. Mi ricordo ancora la prima volta che in superficie al termine di un immersione a Santa Rosolia, guardo Massimo sul gommone e gli dico "non mi si gonfia il GAV" e poi c'era lui dietro di me che mi teneva la valvola della spalla aperta. E non fu l'ultima volta che me lo fece. Anche la prima e l'ultima volta che io e Luca riuscimmo ad immergerci nell'amp e c'era una visibilità tipo "nebbia in val Padana" c'era il Carletto a guidare il gruppo. Era contento di noi che per non perderci, fedeli alle regole ow, ci tenevamo per mano, e ci poteva riconoscere facilmente.
Poi ha lasciato quel diving, e poco dopo noi ci siamo trasferiti qui in Germania. Sapevo che con tutti questi km diventa difficile incontrarsi di nuovo. Le notizie che ho è che lo danno disperso e le ricerche sono sospese per scarsa visibilità. Come altri voglio sperare in un miracolo, e che questo post faccia la stessa figuraccia del coccodrillo per il principe Filippo, pubblicato la scorsa estate. Ma se non dovesse accadere, voglio ricordarlo con le 2 bottiglie di vino sulle spalle a mo' di Bibo che Luca gli regalò perché aveva ritrovato e messo in salvo il suo computer abbandonato nel carrello delle bombole.

domenica 3 febbraio 2019

di ginocchia, sonno e umore.

Il ginocchio mi fa male.
Da mesi.
Dire che mi fa male non è corretto, ma ho un fastidio persistente, e non trovo una posizione antalgica. Ma non è questo il problema. Il ginocchio per la verità in questa storia, fa parte della ciliegina sulla torta.
Dormo male, perchè il riscaldamento a pavimento di casa non è regolabile nelle 24 ore, quindi di notte o sudo o ho freddo e in qualsiasi caso mi sveglio in continuazione.Aggiungo anche che il diciasettenne gatto Shami ha deciso di scambiare il giorno con la notte. E questa è la chantilly insieme alla ciliegina.
In Clinica non ha funzionato. Forse poteva, se avessi avuto 26 ore al giorno da dedicare a loro e soldi da investire per loro. Uno schema ben conosciuto in Italia e a quanto pare anche in Germania: periodi di prova a tempo indeterminato a gratis.
Fa male l'aver creduto di avere una possibilità noi tre: io, la mia scarsa autostima e le mie conoscenze andate a ramengo. Fa male perchè alle delusioni non ci ho ancora fatto il callo. Fa male perchè ti viene voglia di riprovarci e contemporaneamente ti vien da pensare " A che pro? vogliono il super veterinario che parla tedesco perfetto che faccia notti e fine settimana da 48 se non 72 ore"
Eppure sotto sotto mi piace l'idea di riprendere le mie conoscenze, di leggere gli esami del sangue e sapermi orientare.
Fa male perchè ti senti presa in giro dai responsabili di struttura se uno ti dice che non c'è un posto per te, e l'altro prima ti fa firmare un contratto da Aushilfe, poi ti dice che non si può fare ed infine ti dice che "sì posso darti un posto ma deve vedere come, perchè insomma non si sa con quale contratto..." senza contemplare quello che in tutto il mondo si chiama "part time".
Insomma rientriamo nella categoria " troppo bello per essere vero".
Ora sono qui che mestamente mi lecco le ferite, pensando che quattro soldini in più in casa non farebbero male e sperare che quel canile che mi aveva proposto un colloquio sia ancora interessato, nonostante abbia detto io di no per andare in clinica, l'unica che non si era formalizzata poi tanto per il mio tedesco e che alla fine è stata d'accordo con tutte le altre, che il mio tedesco è buono per parlare di fiori sorseggiando un caffè.
Spero di trovare alla svelta un lavoro. Al momento uno qualsiasi che mi permetta di rimpinguare il conto corrente.