domenica 28 febbraio 2021

ansia e panico: niente di nuovo.

 Sono un essere dominato dall'ansia. Forse. Insomma dipende dal momento: a volte sono dominata dal rancore, altre dalla follia e altre da boh non so. Oggi è il turno dell'ansia. Oggi ufficialmente sarebbe l'ultimo giorno di lavoro al rifugio animali, comunque da calendario " giorno di riposo". Domani incomincio in aeroporto. Tutto filava liscio finchè non ho fatto la visita medica per il nuovo posto di lavoro incontrando/scontrandomi con una dottoressa che appartiene alla schiera dei " ma in 5 anni dovrebbe parlare un tedesco migliore no?" La stessa domanda viene posta anche variando la quantità di anni o mesi. Al di là della predisposizione personale nell'apprendere una lingua, ci sono anche fattori come il tempo per frequentare corsi di perfezionamento, e non da sottovalutare quante lingue parla chi ti fa questa domanda. Sono giunta alla convinzione che chi fa questo tipo di domande: 
1- non parla altro che tedesco e qualche parola di inglese
2- non esce mai dai confini territoriali tedeschi e se lo fa probabilmente va in paesi germanofoni o villaggi turistici germanofoni e non ci sta mai per più di 2 settimane, magari imparando a dire buongiorno e buonasera e credendo per questo di essere un talento naturale per le lingue.
Detto questo ora mi sale l'ansia di non essere all'altezza del lavoro che ho ottenuto, nonostante abbia la qualifica necessaria per farlo. Di fatto non avevo nemmeno la qualifica necessaria per raccattare la cacca di coniglio. Mi chiedo anche se dovrei sapere qualcosa che non so e che ci si aspetta che io sappia. Insomma ansia e panico. Per un mese sono stata serena perchè l'idea di potermene andare dal rifugio animali era semplicemente sublime. Ora panico di essermi venduta/ essere stata presa per qualcosa di diverso da quello che sono. 
Non paga, mi sono imbarcata in una latra avventura ansiogena: frequento un gruppo FB piuttosto ristretto, talmente ristretto che in 3-4 anni che ci sono dentro, mai letta una polemica. Orbene qualche settimana fa una si è proposta di dare consigli sulla corsa, una si è proposta di dare lezioni di Yoga ed io ispirata da cotanta generosità ho proposto un mini corso introduttivo di 4 lezioni di danza: ufficialmente le competenze ce le ho. Praticamente ho solo potuto tenere 3 lezioni di esercizio, di cui l'ultima disastrosa. C'è anche da dire che il gruppo a cui l'ho fatto non era un gruppo principianti ed è un gruppo del mio insegnante abituato aritmi piuttosto sostenuti. Insomma fare lezione ad un gruppo di livello avanzato più che principianti, non è proprio incoraggiante. Quindi incomincio questa avventura on line perchè non c'è altra possibilità, con delle temerarie che sono state preventivamente informate di essere le mie cavie. Sono riuscita a fare un video introduttivo di 6 minuti parlando del perchè si chiama così delle origini del per chi è adatta e dell'abbigliamento consigliato per fare lezione. Come partenza non è male, ma ora sono in panico: come imposto il riscaldamento? Non posso di certo proporre il riscaldamento classico alla "Aladin" girando per la stanza o uno spazio ancora più risicato.  A maggior ragione se il mio scopro principale in queste 4 lezioni è di sbloccare un po' il bacino. E che musiche scelgo per un gruppo principianti che non voglio assolutamente che si sentano negate dal primo passo?

Credo che dovrò darmi delle priorità.

musiche, esercizi di riscaldamento, regolamenti europei sulla movimentazione di animali, prodotot di origine animnale, prodotti alimentari, mangimi.... beh non necessariamente in questo ordine. 

lunedì 1 febbraio 2021

l'ultima Stella

L'ultima stella se n'è andata. Ma per un ottimo motivo. Acqua, finalmente acqua. Ultima volta 5 minuti ad ottobre per provare una stagna in negozio (sì il negozio in questione ha una sua piscina interna), ultima volta vera immersione a luglio: 19°C, semistagna tanto navigata da essere diventata una umida, niente cappuccio, ed esclamare  convinta: "oh caldina l'acqua oggi, eh!”
Sabato, minaccia di neve, cielo grigio su acqua fredda, (ma fredda fredda) giù, senza lastre ghiacciate, ma cerco un po' di blu dove il blu non c'è soppiantato da un bel marroncino fanghiglia mossa. Ma sono lì a sfidare in reggiseno e treccine l'aria a 1 °C per mettermi tutte quelle belle cosettine termiche, tranne l'orsetto. Non c'è l'ho e non lo voglio: non ho intenzione di immergermi in acque gelide e non invitanti più del necessario, come questa volta. Per l'orsetto ne riparliamo quando e se si andrà al Nord tipo Lofoten o Islanda. L'ultima volta che ho usato una stagna è stato 8 anni fa per il brevetto a Levanto e nevicava. Con me c'era il Carletto: pensarlo è stato un attimo. Al brevetto avevo una muta in neoprene, calzare n°39: ora trilaminato piede giusto n°36, decisamente più confortevole. Addobbata a festa, scendo quella maledetta scaletta metallica, perché non c'è alcuna possibilità di montare l'attrezzatura più vicino all'acqua. Mi sa che sono un po' troppo abituata al comfort del mar rosso: 3 metri dal gav all'acqua. Primo piede in acqua. Asciutto, ma accidenti freddo è freddo. Se è sopportabile con la stagna non lo è sui guanti e cappuccio, ma non demordo: la faccia in acqua la metto. So che non posso affrontare un immersione come si deve: ma almeno provo la pesata e un metro, pancia nel fango ci riesco a stare. Tra un paio di mesi se ne riparla. Forse. Ma la faccio valere lo stesso come immersione e apriamo l'ultima Stella: è calda. Mai stata più felice di bere una birra calda.