martedì 28 maggio 2019

Negozianti di Sharm

Questo post è nato per caso. È nato come serie di e-mail sui "negozianti" di Sharm con il mio e-amico-di-penna, e in una di quelle mail scrisse: "si dovrebbe fare un blog sui gatti di Sharm". Ecco un blog no ma un post sì.
Counter girl


Farmacista


Venditrice di souvenir


Venditrice di attrezzature subacquee


Commessa del  minimarket


Addetto alla Shisha (a Dahab)


Cameriera al bar


"La mamma aveva finito il nero"


non è propriamente un negoziante ma merita come tutti gli altri.


lunedì 20 maggio 2019

Nipoti di una shamandura

La Sharm del libro che tanto amo, è giustamente cambiata. Forse ci sono ancora "figli" di una shamandura della prima generazione, ma da quello che si legge tra le pagine, quei figli hanno a loro volta generato figli , forse nati da bagni nella piscina del Camel o forse in modo più tradizionale, perciò il tempo è decisamente passato. Facciamo 2 conti: i deco Boys e figli di una shamandura fanno Buddy system dal 1998 almeno,  come ammette Claudio nel suo blog. I figli dei figli di una shamandura sono ormai maggiorenni o ci manca poco. Volente o nolente Sharm è cambiata. In alcune cose no, in altre sì. Io purtroppo non c'ero: nel 1998 ero convinta di avere paura dell'acqua. Ora invece mi perdo sul Thistlegorm e non ho paura di aggregarmi alla cima di un altra barca. Dunque devo fare i conti con quello che ho letto e quello che vivo ora. Soprattutto con quello che vivo da turista e non da staff. Il Camel c'è ancora, come il pirate's bar. Il T2, come detto da fonte attendibile, ha cambiato nome. Poi c'è anche il Blue Stone dirimpetto al hdc di naama, però nel libro non se ne parla. Il Camel fa ancora l'happy hour 2 birre al prezzo di una, ma sono una pessima bevitrice, e alla seconda se non sono in compagnia difficilmente ci arrivo. Non essendo di "staff" non ho idea di quando e dove si ritrovino le guide e se lo fanno ancora. L'impressione è che, giustamente, finito di lavorare, vogliano andarsene a casa. Se sono i figli di una shamandura o i loro cugini piccoli, c'hanno anche loro una certa. Le snorkeliste in topless hanno solo cambiato nazionalità: da italiana a russa o ucraina e difficilmente si fanno barche miste sub/snorkelisti, a meno che non siano snorkelisti abituali o le mie figlie troppo piccole per owj. Non mi è possibile constatare se esiste ancora l'arte del broccolamento della turista per una serie di fattori:
- le birre me le faccio da sola
- lo staff che conosco c'ha una certa e forse preferisce un bvodino ad una stella
- lo staff che conosco sa che sono sposata con istruttore (che ha fatto l'idc qua) e vale come garanzia di intoccabilità. O forse no ma se si fanno il brodino al posto della stella,non lo saprò mai.
Però tutto questo non esclude di essere stata broccolata da uno della crew di una barca che ha iniziato con:
- dov'è tuo marito?
- me lo dai un abbraccio?
- in che albergo stai?
- possiamo diventare amici su FB?
- se hai bisogno di qualsiasi cosa chiedi pure a me
E continuando a chiamarmi "honey" per tutto il tempo che sono su quella barca.

I menù di alcuni posti hanno ancora la bebsi cola.

Sul Thistlegorm c'è sempre corrente, se non sei in safari ti alzi alle silly o clock per andarci, le shamandure sono sempre un casino di cime, ci si perde aggregandosi a gruppi diversi dal tuo (facendo prendere un infarto alla tua guida), ma ci vai in nitrox, ed è sempre un piacere andarci.

Lo sharmese, la lingua ufficiale di Sharm, ha deviato pesantemente verso l'ucraino, che personalmente, a parte "niepanimaio" non conosco.

Il caldo non credo sia cambiato. A maggio ci sono 35 gradi secchi d'aria e 23-24 gradi d'acqua. Sì sopravvive con la semistagna senza cappuccio.

Queste sono un po' di cose, da cui partire per "costruire" la mia Sharm senza la murena Giuseppina (secondo il libro) o Loreen (secondo una guida che è stata qui), senza i rais ed i cuochi in pigiama, che ora si vestono normalmente, spesso con la t-shirt del diving per cui lavorano.

Inschallah, prima o poi farò il mese sabbatico qui a piangere sangue con Jilly e diventare dive master.

venerdì 10 maggio 2019

Cambiare? provare non fa male.

Settimana scorsa è riapparsa grazie ai " ricordi da riscoprire di FB" questa immagine:


Da metà novembre ad oggi ho vissuto tra depressione ed ansia del che cosa ho fatto di sbagliato e cosa sarà del mio futuro, in tutte le sue sfumature non solo filosofiche ma concrete. Diciamo che insomma per crearmi problemi e vivere male con me stessa sono piuttosto brava. Peccato che non ci possa fare dei soldi. Un paio di giorni dopo essere apparsa questa immagine, ero in macchina, stavo andando al lavoro e mi stavo facendo prendere dall'ansia del " come sarei riuscita ad organizzare il mio finesettimana tra il corso di figlia grande il mio, la famiglia e le svariate cose da fare", quando mi sono resa conto che

stavo
vivendo
nel
futuro.

Incertezza ed ansia per quello che avrei dovuto affrontare a partire da almeno 24 ore dopo il momento in cui lo stavo pensando. E l'ho sempre fatto. Vivendo male, rincorrendo un attimo di pace che non viene mai, perchè finita un ansia inizia un altra. Perciò in quel momento in macchina direzione Leverkusen, nel solito traffico ne veloce ne lento ne poco ne tanto, ho pensato che se devo proprio proprio pensare al futuro posso limitarlo a non più in là di mezz'ora.
Vorrei fare la figa e dire: "ci sono riuscita al primo colpo è facilissimo" seee.... mi dico da sola: "ma fatti il piacere!" No non è facile. come tante abitudini ci va del bello e del buono per cambiarle.
Ovviamente non si parla solo dell'ansia de futuro ma anche della depressione del passato. Di cose che avrei voluto fare diversamente e magari ottenere cose migliori ne ho montagne, che possono venire aumentate di giorno in giorno. Vivere nel passato non è solo depressione: spesso è anche rabbia soprattutto se i discorsi sono ancora aperti. Ma a che mi serve? A dormire male la notte? Sì senza alcun dubbio. a Svegliarsi male la mattina? Sicuramente. L'unica cosa che al momento desidero è smettere di farlo. O quanto meno riorganizzare i pensieri futuri e limitare il passato. Dal passato si impara, il futuro spesso richiede qualche indirizzamento, ma l'imparare e l'indirizzamento appartengono all' Adesso. Non è detto che tutto ciò mi porti a vivere serena sempre, ma per quel poco che sto già provando a cambiare mi fa stare un pochino meglio. Se riesco sarà solo una gran cosa.

lunedì 6 maggio 2019

Dawn Devine Challenge

Nei buoni propositi per l'anno nuovo volevo partecipare ad un challenge di trucco trovato su FB, collegato anche ad un blog e a un vlog
Beh con soli 5 mesi di ritardo sta sera ho fatto la prima prova del challenge.
Ah sia chiaro: trucco finalizzato allo spettacolo, che a truccarmi tutti i giorni non ci penso nemmeno!
Mi sono divertita, ho ottenuto un risultato soddisfacente, ed ho giocato per mezz'ora.
Potrei andare avanti.