lunedì 21 aprile 2014

Ritornano.

Ebbene la clinica che mi aveva proposto il posto da infermiera anestesiologica, si ricorda di me e mi ha detot che c'è ancora posto.
Paura, tanta paura di non essere all'altezza.
Tanta paura di non farcela a fare tutto per tempo, anche se una soluzione c'è e si chiama: "tieniti la casa in Italia così com'è e poi le cose te le sposterai col tempo", perchè con una valigiona a testa ci si può trasferire.
Intanto prenotiamo il volo per andare a vedere com'è, e poi si vedrà.

venerdì 18 aprile 2014

Un esplosione!

Di Parole però!

La signorina " la ragazza è intelligente però non si applica" nonmeno di 10 giorni fa parlava a stento a bisillabi.

Ora...

Beh ora parla. A modo suo, ma parla, talmente tanto che ti corregge se non metti il per favore, "vole", in una richiesta, che dice "gazie", "pego" e "scusa", e che sa che la mimi e a "vuola" e il papà a "volo" e che sul cuscino c'è un "fuole" (cuore).
E già che ci siamo abbiamo unito le fasi "cos'è" e "perchè", giusto per non farci mancare niente.
Il risultato è che ormai si piange solo se si è stanche o se si ha fame e i capricci sono capricci comprensibili e "sanabili".

Sì ci voleva, ora tutti i miei patemi sul " se la caverà l'anno prossimo alla materna" direi che sono dissipati.

giovedì 17 aprile 2014

lasciatemi nel mio brodo!

Sono una mamma indegna: ho a casa da lunedì la Iaia per scarlattina e già ieri non ne potevo più di averla tra i piedi.
Stamattina grazie a quello stronzo di Lenticchia io e Luca siamo svegli dalle 5.30, e le bimbe si sono alzate poco più di mezz'ora dopo nonostante le si abbi mandate tardi a letto ieri sera.
Io non dormo. Già perchè non prendo a cuor leggero un possibile trasferimento in Svezia i cui pro sono tutti in-divenire e il motivo principe per cui andarci è la decadenza dell'Italia e la più totale ed incompleta incertezza sul futuro che potrò dare alle bimbe. Di fatto è l'unico motivo per cui andarci.
Lenticchia sta diventando un problema. E'un gatto di 16 anni, con già un po' di magagne, ma sta diventando il classico gatto anziano che anzichè sonnecchiare fa dispetti, ed ogni giorno che passa ne fa sempre di più. Certo avessi solo i gatti a cui pensare, non ci saprebbe alcun tipo di problema qualche cura e coccola speciale, ma quando devi gestire 2 bambine piccole, ubbidienti ma vivaci, talvolta viene difficile conciliare le due cose, soprattutto se si tratta di piccoli disastri mentre si prepara la cena: non è bello tornare dal bagno dopo aver ripulito figlia piccola dalle bolle di sapone e trovare il gatto che banchetta con la tua cena.
Forse e gattare più incallite, quelle che venderebbero l'anima al diavolo per salvare un gatto in IRC, sorrideranno, ma a me fa incazzare abbestia soprattutto se poi la cena in tavola almeno per le bimbe ce la devi mettere e non ti puoi permettere che si tratti di pane e formaggio.
E no per quelli più "freddi" posso dire che pur avendolo fatto molte volte, non è facile prendere in mano il tanax e farlo se non hai una giusta causa, e talvolta pur avendola poi ti fai migliaia di domande se nonci fosse stato qualcosa da fare per salvarlo. Questa è la parte peggiore della professione Veterinaria: chiedersi sempre se hai fatto tutto il possibile per salvarlo e raramente la risposta è "sì", se ti metit a scavare bene bene. Di fatto poi tutti si muore è solo una questione di tempo, ma il dilemma c'è e non sene può fare a meno.
Io non dormo pensando alla Svezia.
Qui ognuno ha la sua parte d'ingenuità e le sue preoccupazioni.
Io sono preoccupata dal trasloco a 2000 km di distanza, organizzarlo farlo disfarlo, la follia di farlo NOI che anche ad avere le energie fisiche per potercela fare, mi pare che si lasci un po' troppo fuori dai conti Marina e Valeria. Qui purtroppo non si tratta più di NOI DUE, ma di NOI QUATTRO, e se di noi due si può parlare e decidere aggregando le nane in via teorica, nel pratico di loro NON CE NE SI PUO' dimenticare.
Forse sono cose che sono lontanissime da venire, ma anche no.

Intanto vediamo di prenotare il volo da turisti e fare la carta d'identità valida per l'espatrio della Mimi e della Iaia, e poi staremo a vedere.

A volte...

..... vorrei proprio poter prendere fare una valigia e partire.
Non si scappa dai problemi o dai mestieri di casa, ma giusto allontanarsi quel tanto per prendersi del tempo per fare le cose che piacciono, o staccare dalle cose di tutti i giorni per ritrovare le forze, soprattutto quelle mentali, per mettere in ordine un pezzetto di vita e andare avanti con un pelo di grinta in più, anche solo di lucidità ed energie per affrontare tutto tutto tutto?

Non andrei da nessuna parte in particolare: un posto tranquillo con un po' di verde attorno, sperando della clemenza del clima. 

mercoledì 16 aprile 2014

Coreografie

Mia mamma era venuta a fare danza tradizionale egiziana per fare qualcosa con me perchè sapeva che io l'adoravo.
E' finita con l'appassionarsi tanto quanto me, e forse anche di più.
L'anno scorso per il saggio abbiamo anche portato un pezzo diverso, di stile Gipsy,e sull'onda dell'entusiasmo l'insegnante quest'anno ci ha fatto un corso bisettimanale, non solo per noi caro buon vecchio pollaio, ma anche un altro paio di corsi che si sono un po' disgregati e così al saggio ci ritroviamo a portare, un po' come riempitivo lo stesso pezzo dell'anno scorso: balcaneros, ribattezzato baldraccherios.

Mamma, il tuo posto doveva prenderlo Nadia, ma se non ho fatto una piega per tutte le coreo nuove di cui tu non hai mai mosso un passo, per questa no non ce l'ho fatta e non ce l'ho fatta nemmeno a rimanere in coppia con Sabina. Ho preso io il tuo posto in coppia con Francesca.
Non ti preoccupare, mamma, lo faccio io al posto tuo.


martedì 15 aprile 2014

niu luk

Ero stanca dei gattini, e questa parata di libri sembra proprio casa mia.
Così adesso sapete che "nel sacco" ci sono un sacco di Libri.

una distrazione dai pensieri scandinavi.

Scarlattina.

Il piacevole diversivo, si chiama scarlattina.
Ieri la Iaia era stesa a letto: il classico brasato di bimba.
Oggi dopo solo 3 dosi di antibiotico è bella pimpa-nte, ed intendo pimpa, perchè lei stessa guadandosi piena di macchie rosse si definisce "Pimpa". Chissà da chi l'avrà mai sentito.
La sorella invece un falso allarme, per fortuna, almeno ora. Intanto è alla materna per questi ultimi 2 gg pre-Pasqua. Poi si vedrà.

Ora l'ho convinta a guardare un po' di cartoni animati così posso farmi una dose di caffè, prendendo mi una pausa dal classicissimo gioco, vesti-svesti-rivesti la Barbie, idolo incontrastato della Iaia.


lunedì 14 aprile 2014

cosa ho da offrire?

Ho fatto una trasfusione: Ansia al posto del sangue.

Purtroppo l'unico metodo che ho per cambiare la situazione è avere un piano di battaglia ben chiaro, anche solo in testa, ma non c'è. Non c'è nemmeno definito un fine settimana turistico a Stoccolma.
Ecco la serenità me la immagino sul terzo piatto di questa bilancia: Garbagna.
Eh già non no parlato nemmeno di questo.
Paese di comunità montana nell'alessandrino, paese con un identità di paese, e la possibilità di viverci, non di dover avere a tutti i costi la macchina per andare a fare la spesa o comprare un giornale, e una villa su 2 livelli di cui uno sarebbe stato casa e l'altro B&B.
Mi immagino lì, tazza di thè/caffè alla mano che guardo il giardino con l'enorme cespuglio di salvia, i peri, e la gatta Alice "proprietaria" di casa che viene a farsi uno spuntino.
Lì avevo fatto delle fantasie, dei progetti, ma Garbagna ha l'enorme difetto di stare in Italia con tutti i problemi di un paese senza futuro: quando ti vengono a dire che chi si iscrive a medicina oggi è il disoccupato di domani allora stai davvero messo male.

Per il bene delle bimbe, la cosa migliore sarebbe fare questo tuffo nel buio chiamato Svezia.

Mi odieranno perchè le porto via dall'Italia? Forse un po' all'inizio, soprattutto Marina che ha iniziato ad avere la sua vita fatta di amichette.

Io ho solo un enorme fottuta paura di non farcela, di non riuscire in niente. Troppo fragile per poter sopravvivere ad un " non vali niente come veterinario" per avere la forza e la voglia di provarci di nuovo dopo due anni di fermo, ancora molte cose da imparare e null'altro da mettere sul piatto per il mercato del lavoro svedese.

domenica 13 aprile 2014

Tarlo pressante

2 note prima di incominciare:

1 - Il vaffanculo del post precedente è legato ad una situazione che non ha nulla a che fare con la Svezia, ma di ben altra natura.

2 - Grazie per tutti i commenti che avete lasciato sul post " di nuovo Stoccolma".

Di fatto da che ieri ne abbiamo ripreso a parlare la Svezia è diventato un tarlo, molto molto pressante. Quello che vorrei fare in questo preciso istante è tuffarmi in una libreria ad acquistare una guida turistica o un dizionario tascabile: mi farebbe da copertina di Linus. Per me è un problema tosto, perchè non riesco a staccare la testa: non sono eccitata all'idea di trasferirmi là, ma trattandosi di una decisione enorme, non riesco a metterla da parte e la cosa è destabilizzante.

Intanto la prima cosa che si può pensare di fare è organizzare un finesettimana là. Vedere la città in cui ci si vuole/dovrebbe trasferire non sarebbe affatto male. Facendo un breve giro su internet ho trovato 2 cose carine per turisti:

http://www.visitstockholm.com/it/Cosa-fare/Tips/Avventure-per-bambini/ che fa un riassunto di quello che si può fare coi bambini a Stoccolma

e

http://www.visitstockholm.com/it/stockholmcard/ che è una carta per turisti per ingressi a musei ed attrazioni turistiche comprensivo di abbonamento giornaliero per il trasporto pubblico.

Una cosa che mi spiazza di Stoccolma è che pur essendo una delle tante capitali europee, non ne senti "parlare" come per le altre, tipo Londra, Barcellona, Berlino, così non ne so un bel di niente, a meno che non rispolvero la mia ricerca per l'esame di quinta elementare che era sulla Svezia: visto che tutti volevano fare Francia o Inghilterra, io per protesta ( sempre contestatrice fin da piccola, chissà  da chi hanno preso le mie figlie!) presi la Svezia. Un segno del destino? Bah!

Beh intanto vediamo di andarci come turisti e poi... poi mi devo semplicemente ricordare di respirare tra un passo e un altro.

Magari tra oggi e la gita turistica vedo di prendere qualche contatto con delle cliniche veterinarie, perchè la mia laurea è l'unica cosa da offrire che ho.


sabato 12 aprile 2014

Cordialmente...

... ma andatevene un po' a fare in culo va.


Di nuovo Stoccolma.

Nessuno che passa di qui lo sa, perchè era necessario mantenere il segreto, per via di mai mamma, ma ora che lei ha preso la sua strada di segreti ce ne sono ben pochi da mantenere ed io ho bisogno di parlare liberamente per non morire dentro.

Una delle cose che l'anno scorso ha contribuito a farmi sbarellare è stata l'idea di trasferirsi all'estero, precisamente in Svezia. Il perchè è semplice: che prospettive di vita vedete in italia da qui a vent'anni?
Pensarci, mettersi in moto, non è stato per nulla facile.
Luca aveva una bella proposta, io stavo cercando qualcosa ed avevo trovato un posto come infermiera veterinaria, ma dovevo essere sul posto di lavoro nei primi 15 gg di agosto, e di tempo effettivo per organizzare tutto non ce n'era.
Contestualmente studiavo on line le basi di svedese, giusto per sapere qualcosa e leggevo blog di italiani in Svezia per capire un po' ciò che mi attendeva.
Poi non se ne fece più nulla per ritardi e menate varie non dipendenti tutte tutte dalla nostra volontà: io sto ancora attendendo il contatto skype per il colloquio per il posto da infermiera.
Questa settimana i tizi che avevano proposto un lavoro a Luca sono ritornati alla carica.

Sto male.

Sto male perchè non ho più vent'anni in cui una prospettiva di fare armi e bagagli ed andare all'estero non mi spaventa.
Sto male perchè non ho tutta la sicurezza che mi serve nelle mie capacità di veterinario per buttarmi nel campo all'estero.
Sto male perchè ho una famiglia e non posso pensare di buttarmi anima e corpo in un lavoro per tenermelo stretto perchè se va male sono nella merda e contestualmente perdere la famiglia.
Sto male perchè nessuno mi ha detto (e nessuno forse non ha ancora chiesto) in quanto tempo Luca dovrebbe essere là.
Non mi spaventa la lingua, il dover far cambiare scuola ed amici a Marina e a Valeria, non mi preoccupa il lasciare qui mio padre. Mi spaventa il cambiamento a quarant'anni con le responsabilità che ci sono, con le incertezze sia qui ( riusciremo a vendere casa senza regalarla?) che là (riusciremo a trovare una casa che faccia al caso nostro?), con quello che ci sarebbe da fare facendolo quadrare con tutto quello che c'è da fare quotidianamente. Insomma non è che finisce per farsela troppo facile quando facile non lo è per un cazzo?

Mia mamma mi ha lasciato qualche soldino che renderebbe la scelta più facile, ma rimane il fatto che non è una scelta facile, ne da fare a cuor leggero, e che comunque farei freddamente per calcoli d'interesse e con scarsissimo entusiasmo.

giovedì 10 aprile 2014

Fiabe della Buonanotte

Mimi: Mamma mi racconti una fiaba lunga?

Mamma: C'era una volta un re, seduto sul sofà, che diceva alla sua serva, raccontami una storia. La storia incominciò.  C'era una volta un re.....


mercoledì 9 aprile 2014

amicizie

Io che parlo di amicizie è un po' come...
...come...
...beh non lo so immaginatevelo da voi.

Ma questo è un piccolo breve post su un'amicizia, nata per caso, tra due persone che al momento sono divise dal mediterraneo e qualche km di terra.

Inshallae, Habibti, ci rivedremo a breve.


martedì 8 aprile 2014

6.45

La mia giornata è iniziata almeno mezz'ora fa, per una volta tanto senza strilli.
Però, boh, ho una sensazione di tristezza, di pesantezza, che mi opprime fin da ora, forse per cose piccole accadute che tutto sommato mi rimangono impresse: e tutto ciò che ne rimane è solo un gran senso di solitudine ed una gran voglia di chiuderti in te stessa, perchè tanto chi te lo fa fare di aprirti.
Così oggi parto così.
L'unica cosa che vorrei davvero fare è danzare. Provare le coreografie, studiare quella che volevo fare tutta per me, o comunque farmi avvolgere dalla musica, farmici sollevare e volare via, come una foglia secca.

lunedì 7 aprile 2014

disperse nella routinarietà

La vita va avanti, come se nulla fosse.
Beh più o meno.
Però va avanti, e l'unica cosa che rimpiango è che mi viene difficile magari segnare dei momenti, dei ricordi, e questo però è un problema che mi trascino da più di un anno.
Sono stata a Roma, sono migliorata dal giorno alla notte come subacqueo, sono stata nel chianti per il compleanno a sorpresa, sono stata nell'aretino per andare a Perugia, ho vissuto piccoli momenti memorabili on famiglia che non ricordo quasi più. Insomma mi pare che tutto mi sfugga tra le dita. E no non posso dare la colpa al tumore di mia mamma perchè quello nella mia vita c'è stato solo da ottobre a marzo.
Mi chiedo semplicemente se a volte non pretendo troppo o non sbagli nelle scelte che faccio. Perchè fissare le incazzature anzichè le cose belle?

Parliamo della Iaia.
Finalmente, e posos dirlo con tutta serenità, ci stiamo lanciando nel magnifico mondo delle parole. E' infatti da 2 settimane che abbiamo abbandonato il sistema mono sillabico terminale (NI per pony bottoni pantaloni mani) con rare eccezioni tipo Patan che sta per Peter Pan che nel caso specifico, permane, per approdare ad un sistema misto bisillabico e parole più o meno complete, che comprende anche la formulazione di frasi più o meno lunghe e complesse che prevedono nomi  avverbi, qualche aggettivo e, se serve, il verbo essere nell'unica accezione accettata  c'è a libera interpretazione se è affermativo o negativo.
Il sistema bisillabico, è effettivamente più efficace al fine di comunicare, ed è anche piuttosto divertente. Va anche detto che la ragazza ha una certa qual fantasia per inventarsi i nomi tipo "bacchetta magica" che diventa BaCa rispettivamente prima ed ultima sillaba.

Parliamo della Mimi.
La Mimi sa riconoscere tutte le lettere di "oligominerale" leggendolo dall'etichetta della bottiglia.
Questo per dire che la trovo semplicemente fantastica.
Fa un sacco di piccole cose deliziose per cui sarebbe una bambina da premiare anche in anticipo, se non fosse che ogni tanto di rincoglionisce, da non capire il senso di parole semplici come fermati un attimo, o non toccare.

Playplanet: come sfiancare più la mamma delle bambine.
Prendete una gabbia da criceti di quelle con i tunnel e gli ambienti.
Fatela talmente tanto grande da far si che un adulto ci passi e poi mettetela a disposizione dei bambini dai 2 ai 12 anni.
E sguinzagliateci dentro anche la mamma (che non ci entrava più da almeno 15 anni l'ultima volta che l'ha fatto come babysitter e non ringrazierò mai abbastanza quei bambini per avermelo fatto conoscere!!!)
Risultato? domenica mattina, per una volta le nane si sono svegliate verso le 9. Le mie ginocchia fanno ancora male, ma aver potuto dormire oltre le 7 del mattino è stato solo una cosa fantastica!

Bookcrossing: un modo interessante per liberarsi di libri sperando che abbiano una vita migliore di quella che li attende nella raccolta della differenziata.
Il primo tentativo è andato male. Lo so perchè ho raccolto io il libro che avevo lasciato sulla panchina del parchetto ritrovandolo al di là della recinzione vicino alla rastrelliera della bici.
Idioti?
Bambini scemi?
Non lo so, ma ci sono rimasta un po' male.
Oggi lo stesso libro l'ho lasciato sul pullman.
La signora che era seduta accanto a me mi ha richiamato dicendomi che l'avevo lasciato lì.
Le ho detto che non era mio.
Ne ho lasciato anche un altro di libro oggi.
Auguro buona fortuna a tutti e due.

Ecco, piccole perle. Piccoli ricordi. Un po' come la pasta alla carbonara che ho fatto sta sera rompendo un uovo io uno al Mimi ed uno la Iaia, sbattendoli un po' a turno, grattando il formaggio un po' io e la mimi, cuocendo la pasta durante una doccia veloce delle nane, che non era necessaria, ma se devo scegliere tra 5 minuti di docica della iaia e 15 di urla perchè non gleila voglio fare, beh abdico e gliela faccio.

domenica 6 aprile 2014

sul potere deduttivo della mimi

una delle cose che in casa facciamo noi tre insieme è pelare le patate: ho 3 pelapatate.
Dopo un bel po' di tentativi Marina l'altro giorno è riuscita a pelare da sola ben 2 patate!

Però all'ultimo si è resa appena appena dentro col pelapatate, senza nemmeno perdere una goccina-ina di sangue, ma ne ha fatto, comunque, un dramma con lacrime, che si è calmato con un cerotto.

E dopo aver ricevuto il cerotto, con la sua faccia da bambolina angelica mi guarda e mi fa:" Mamma, visto che quando si sta male si guarda un po' di televisione e io mi sono fatta male, posso vedere un po' di cartoni animati?"



sabato 5 aprile 2014

svelati gli arcani

Di tutta la storia di Gesup (o Gesoup) c'erano 2 cose che non mi tornavano: la prima era la figura di Gesup morto in croce e la seconda e che la nonna stesse in cielo con Dio.
Così ho chiesto lumi alle maestre.
Il risultato è strabilinante.
Loro hanno chiesto cos'è la Pasqua e alcuni bambini che evidentemente vivono in una famiglia molto religiosa hanno parlato della morte in croce di Gesup e del fatto che è morto ed è volato in cielo.
Da quest'ultima considerazione Marina ha dedotto liberamente che la nonna fosse in cielo con dio.

Personalmente mi sento più serena a sapere che certi argomenti sono stati tirati fuori dai bambini e che Marina sappia mettere insieme vari fattori per trarre una conclusione sua e non che siano concetti forniti dalle educatrici.

Però comunque penso che rinfrescherò la memoria di certe storie per non trovarmi impreparata.

venerdì 4 aprile 2014

La storia di Gesup (o Gesoup)

Gesup è nato in una botte con un asino e un boa. Poi è cresciuto e diceva ai suoi amici: "ricordatevi che dio sta in cielo", insieme alla mia nonna, non la sua, ma la mia (oh, non glie l'ho detto io!!!).
dio è lo stesso di San Francesco, che prima però era l'addio.
dio è un indiano ( con la piuma) e con i baffi.
Poi viene un signore cattivo che dice a Gesup di sbagliarsi, e Gesup dice che non è vero è lui che si sbaglia.
E poi Gesup muore in croce.
Poi lo tolgono dalla croce e lo mettono in una grotta e lo chiudono con dei massi. Gli amici poi lo vanno a trovare e vedono che a Gesup sono spuntate le ali ed è diventato un angelo!


Magari inizio a recuperare il vangelo per bambini ed inizio ad affrontare la questione....