Sono spesso attanagliata da un insopportabile sensazione di non essere buona a fare nulla. Sì è vero se si guarda questo blog si scopre che: sono laureata in medicina veterinaria, pratico danza del ventre e sono insegnante, taglio, cucio, ricamo, lavoro all'uncinetto, sono mamma, parlo italiano inglese e tedesco, faccio immersioni ed ho patente A e B. Dicono anche che sia brava a scrivere.
Ho sentito molte volte dire: " ma come sei brava!", "ma come fai a fare tutte queste cose?" Ma nessuno sa in effetti che io dietro a tutte queste cose non mi sento affatto brava.
Se fossi un bravo medico non avrei avuto problemi a trovare un lavoro in Italia (invece, a parte una struttura in cui la denigrazione delle competenze era la priorità per "formare" i colleghi, tutte le altre cliniche, non è stato così: sono un medico come tanti nel mucchio).
Se fossi davvero brava a danzare sarei nel gruppo spettacolo, e non nell'avanzato ( e cara grazia che adesso sono nell'avanzato!) ed avrei un corso mio; non ho mai provato a propormi come sarta, ma non so creare un modello, li ho sempre presi già fatti e non sempre adattati bene. Sentirsi una cattiva mamma, orribile, traumatizzante che rovina le figlie, è compreso nel pacchetto "sei rimasta incinta" (no non c'è un terzo in arrivo e no non è nemmeno nei pensieri) perciò non lo prendo nemmeno in considerazione, ameno che non voglia davvero buttarmi giù. Per quello che riguarda le lingue, beh l'italiano è madrelingua, e credo di parlarlo piuttosto bene con una buona se non ottima conoscenza della grammatica (anche se a volte m'impegolo in costruzioni sintattiche al limite tra l'acrobazia sintattica e il trappatonesimo), il tedesco lo sto imparando correttamente ora e con un po' di sforzo per demolire tutti gli errori che si sono radicati in me, l'inglese, imparato a scuola usato ogni volta che serve, mai ampliato più di tanto, mi chiedo talvolta se il mio " fluente" in realtà non sia un "maccheronico": dovrei tradurre la frase " la dott. Laura Gds ha collaborato con noi nel xxxx per traduzioni inglese italiano ad uso interno" e la frase che salta fuori risulta talmente banale che sembra davvero maccheronica: "Ms. Laura Gds, Veterinary, in xxxx collaborated with us to translate english-italian for private use", frase che dovrei mandare poi ad un azienda madrelingua inglese.
Sulle immersioni non saprei che dire: in questo caso talvolta la pratica vale più della grammatica, e quando non riesco a tenere l'assetto (per i non addetti sembrare un pesce immobile in acqua) è in genere da molto che non mi immergo.
Fare la patente B è quasi un obbligo sociale (più del battesimo), la patente A non è difficile da prendere, ma poi non è detto che si sappia andare in moto, anzi l'ho abbandonata a favore della subacquea che mi rilassa di gran lunga di più.
Mi hanno detto anche "perchè non scrivi un libro?".
Quando sono così mi sembro l'asino rompicoglioni amico di winnie the Pooh, lui e il suo cazzo di disfattismo cosmico.
Il fatto è che il disfattismo cosmico è potente: ne basta una goccia per mandare a puttane idee e buoni propositi che potrebbero cambiare la vita, e non lo faranno mai, perchè vengono abbandonati. La prima cosa che fa il disfattismo cosmico è annientare con ragioni matematiche il tuo entusiasmo: "chi è che dice che sei bravo?" genitori? famigliari? persone che ti amano e che per questo vedono forse le cose più dorate e luccicanti di quello che sono? Quando il numero di chi ti sostiene è pari ad uno, il disfattismo cosmico ha già vinto.
Poi se non bastasse, a rincarare la dose, prende tutte le difficoltà oggettive e gli imprevisti quotidiani e le amplifica, finchè non riesce a farti sedere col culo per terra ( possibilmente su un pavimento gelato) e la testa tra le mani facendoti desiderare di poter scomparire dalla faccia della terra così non puoi dare fastidio a nessuno.
Se le fronteggi e cerchi tutto sommato di tenergli testa nonostante la vita di tutti i giorni, allora ti dà il colpo di grazia, facendoti rivoltare contro chi ti ha incoraggiato, perchè non vede progressi, che magari non ci sono proprio e magari non dipendono da un tuo menefreghismo.
A quel punto soccombi o risorgi, ma risorgere potrebbe costare molto caro e non tutti, ne i diretti interessati, ne coloro che ti stanno accanto hanno voglia, al momento di batter cassa, di pagare.
Comunque a me I-O o Isaia, a seconda che leggiate l'originale di Milne o la versione edulcorata e rincoglionita della Disney, mi sta sul culo, e mi sto pure io sul culo quando cado in questa fase.
Ho sentito molte volte dire: " ma come sei brava!", "ma come fai a fare tutte queste cose?" Ma nessuno sa in effetti che io dietro a tutte queste cose non mi sento affatto brava.
Se fossi un bravo medico non avrei avuto problemi a trovare un lavoro in Italia (invece, a parte una struttura in cui la denigrazione delle competenze era la priorità per "formare" i colleghi, tutte le altre cliniche, non è stato così: sono un medico come tanti nel mucchio).
Se fossi davvero brava a danzare sarei nel gruppo spettacolo, e non nell'avanzato ( e cara grazia che adesso sono nell'avanzato!) ed avrei un corso mio; non ho mai provato a propormi come sarta, ma non so creare un modello, li ho sempre presi già fatti e non sempre adattati bene. Sentirsi una cattiva mamma, orribile, traumatizzante che rovina le figlie, è compreso nel pacchetto "sei rimasta incinta" (no non c'è un terzo in arrivo e no non è nemmeno nei pensieri) perciò non lo prendo nemmeno in considerazione, ameno che non voglia davvero buttarmi giù. Per quello che riguarda le lingue, beh l'italiano è madrelingua, e credo di parlarlo piuttosto bene con una buona se non ottima conoscenza della grammatica (anche se a volte m'impegolo in costruzioni sintattiche al limite tra l'acrobazia sintattica e il trappatonesimo), il tedesco lo sto imparando correttamente ora e con un po' di sforzo per demolire tutti gli errori che si sono radicati in me, l'inglese, imparato a scuola usato ogni volta che serve, mai ampliato più di tanto, mi chiedo talvolta se il mio " fluente" in realtà non sia un "maccheronico": dovrei tradurre la frase " la dott. Laura Gds ha collaborato con noi nel xxxx per traduzioni inglese italiano ad uso interno" e la frase che salta fuori risulta talmente banale che sembra davvero maccheronica: "Ms. Laura Gds, Veterinary, in xxxx collaborated with us to translate english-italian for private use", frase che dovrei mandare poi ad un azienda madrelingua inglese.
Sulle immersioni non saprei che dire: in questo caso talvolta la pratica vale più della grammatica, e quando non riesco a tenere l'assetto (per i non addetti sembrare un pesce immobile in acqua) è in genere da molto che non mi immergo.
Fare la patente B è quasi un obbligo sociale (più del battesimo), la patente A non è difficile da prendere, ma poi non è detto che si sappia andare in moto, anzi l'ho abbandonata a favore della subacquea che mi rilassa di gran lunga di più.
Mi hanno detto anche "perchè non scrivi un libro?".
Quando sono così mi sembro l'asino rompicoglioni amico di winnie the Pooh, lui e il suo cazzo di disfattismo cosmico.
Il fatto è che il disfattismo cosmico è potente: ne basta una goccia per mandare a puttane idee e buoni propositi che potrebbero cambiare la vita, e non lo faranno mai, perchè vengono abbandonati. La prima cosa che fa il disfattismo cosmico è annientare con ragioni matematiche il tuo entusiasmo: "chi è che dice che sei bravo?" genitori? famigliari? persone che ti amano e che per questo vedono forse le cose più dorate e luccicanti di quello che sono? Quando il numero di chi ti sostiene è pari ad uno, il disfattismo cosmico ha già vinto.
Poi se non bastasse, a rincarare la dose, prende tutte le difficoltà oggettive e gli imprevisti quotidiani e le amplifica, finchè non riesce a farti sedere col culo per terra ( possibilmente su un pavimento gelato) e la testa tra le mani facendoti desiderare di poter scomparire dalla faccia della terra così non puoi dare fastidio a nessuno.
Se le fronteggi e cerchi tutto sommato di tenergli testa nonostante la vita di tutti i giorni, allora ti dà il colpo di grazia, facendoti rivoltare contro chi ti ha incoraggiato, perchè non vede progressi, che magari non ci sono proprio e magari non dipendono da un tuo menefreghismo.
A quel punto soccombi o risorgi, ma risorgere potrebbe costare molto caro e non tutti, ne i diretti interessati, ne coloro che ti stanno accanto hanno voglia, al momento di batter cassa, di pagare.
Comunque a me I-O o Isaia, a seconda che leggiate l'originale di Milne o la versione edulcorata e rincoglionita della Disney, mi sta sul culo, e mi sto pure io sul culo quando cado in questa fase.
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