... ed è pure solidale con la mamma.
Stamattina nelle calze la Mimi e la Iaia come prima cosa troveranno un pacco di carbone a testa.
Parliamoci chiaro: sono entrambe due bimbe deliziose, che fanno saltare i nervi come tutti i bambini, ma la batosta morale del carbone prima di qualunque altra cosa serve.
Primo perchè non puoi passare il 5 di gennaio pensando ai giochi e ai dolcetti che ti lascerà la Befana.
Secondo perchè sul conto corrente della mimi per la Befana ci sono tutte le volte che le viene detto di mangiare ( circa 50 ogni sera) e tutte quelle in cui le viene detto di non perdere tempo in sciocchezze alla mattina prima di andare a scuola e la sera prima di andare a dormire.
Nel conto di Valeria invece ci sono testardaggini di una bambina dalla testa dura nel senso buon del termine, e capricci da bebè con frignistei inutili di chi sta crescendo e si sente in bilico tra ciò che era e ciò che sta diventando, le sfide e le pretese. Non vi sto manco a dire che mi sta tirando scema con la sua festa di compleanno: niente pretese esagerate per carità, fondamentalmente che lei sia la festeggiata con gli amici e i muffin con le principesse, ma sta dando per scontato che qualsiasi cosa accada si farà, e no non posso accettarlo, quando a volte si comporta apposta male facendo esattamente il contrario di quello che le viene chiesto con quel tipico sguardo di sfida che ti titilla l'ugola o fa venire prurito alle mani.
Ordinarissima amministrazione per l'amor del cielo per un normale bambino di 6 e di quasi 4 anni, ma facciamo il punto, col carbone, che queste cose proprio non vanno bene.
E' un po' come quando le cose che ti dice la mamma che non vanno bene e che entrano da un orecchio ed escono dall'altro, te le dice pari pari un altro adulto estraneo: ci rimani di merda e inizia a riflettere.
La Befana fa pure differenze, o meglio applica lo stesso metro: riconosco che Marina tutto sommato è la sorella paziente buona attenta 9 volte su 10, perciò sotto il carbone un paio di cioccolatini e gli orsetti gommosi li trova, ma Valeria no. No perchè vive troppo spesso nel " mi è dovuto anche a me perchè ce l'ha Marina", ma così non è. Non lo è perchè, comunque, Valeria fa apposta a comportarsi male da bebè frignona e lo sappiamo benissimo sia io che lei.
C'è anche un regalo per tutte e due, uguale, impacchettato con carta appositamente brutta e riciclata e nascosto: una caterinetta e 2 pacchetti di orsetti gommosi.
La befana ha deciso di portare comunque un regalo che insegni un po' di pazienza, e di nascondere la dolcezza ed il regalo in una carta brutta perchè così come Marina e Valeria nascondono la loro bellezza dietro i capricci e le testardaggini che sono cose brutte allora lo possono essere anche i regali.
Si meriterebbero comunque tutto sommato bei giocattoli nella calza, perchè sono effettivamente brave bambine, ma no pretendere e dare per scontato non sono begli atteggiamenti, e se facessi trovare loro dei bei pacchetti accanto al carbone o nella calza si dimenticherebbero troppo velocemente del "rimprovero" carbonesco in virtù del premio.
Sono troppo severa? Forse, ma so anche di avere tra le mani del materiale umano in grado di capire il discorso. Se così non fosse avrei riempito le calze di dolcetti e ne riparliamo l'anno prossimo.
Stamattina nelle calze la Mimi e la Iaia come prima cosa troveranno un pacco di carbone a testa.
Parliamoci chiaro: sono entrambe due bimbe deliziose, che fanno saltare i nervi come tutti i bambini, ma la batosta morale del carbone prima di qualunque altra cosa serve.
Primo perchè non puoi passare il 5 di gennaio pensando ai giochi e ai dolcetti che ti lascerà la Befana.
Secondo perchè sul conto corrente della mimi per la Befana ci sono tutte le volte che le viene detto di mangiare ( circa 50 ogni sera) e tutte quelle in cui le viene detto di non perdere tempo in sciocchezze alla mattina prima di andare a scuola e la sera prima di andare a dormire.
Nel conto di Valeria invece ci sono testardaggini di una bambina dalla testa dura nel senso buon del termine, e capricci da bebè con frignistei inutili di chi sta crescendo e si sente in bilico tra ciò che era e ciò che sta diventando, le sfide e le pretese. Non vi sto manco a dire che mi sta tirando scema con la sua festa di compleanno: niente pretese esagerate per carità, fondamentalmente che lei sia la festeggiata con gli amici e i muffin con le principesse, ma sta dando per scontato che qualsiasi cosa accada si farà, e no non posso accettarlo, quando a volte si comporta apposta male facendo esattamente il contrario di quello che le viene chiesto con quel tipico sguardo di sfida che ti titilla l'ugola o fa venire prurito alle mani.
Ordinarissima amministrazione per l'amor del cielo per un normale bambino di 6 e di quasi 4 anni, ma facciamo il punto, col carbone, che queste cose proprio non vanno bene.
E' un po' come quando le cose che ti dice la mamma che non vanno bene e che entrano da un orecchio ed escono dall'altro, te le dice pari pari un altro adulto estraneo: ci rimani di merda e inizia a riflettere.
La Befana fa pure differenze, o meglio applica lo stesso metro: riconosco che Marina tutto sommato è la sorella paziente buona attenta 9 volte su 10, perciò sotto il carbone un paio di cioccolatini e gli orsetti gommosi li trova, ma Valeria no. No perchè vive troppo spesso nel " mi è dovuto anche a me perchè ce l'ha Marina", ma così non è. Non lo è perchè, comunque, Valeria fa apposta a comportarsi male da bebè frignona e lo sappiamo benissimo sia io che lei.
C'è anche un regalo per tutte e due, uguale, impacchettato con carta appositamente brutta e riciclata e nascosto: una caterinetta e 2 pacchetti di orsetti gommosi.
La befana ha deciso di portare comunque un regalo che insegni un po' di pazienza, e di nascondere la dolcezza ed il regalo in una carta brutta perchè così come Marina e Valeria nascondono la loro bellezza dietro i capricci e le testardaggini che sono cose brutte allora lo possono essere anche i regali.
Si meriterebbero comunque tutto sommato bei giocattoli nella calza, perchè sono effettivamente brave bambine, ma no pretendere e dare per scontato non sono begli atteggiamenti, e se facessi trovare loro dei bei pacchetti accanto al carbone o nella calza si dimenticherebbero troppo velocemente del "rimprovero" carbonesco in virtù del premio.
Sono troppo severa? Forse, ma so anche di avere tra le mani del materiale umano in grado di capire il discorso. Se così non fosse avrei riempito le calze di dolcetti e ne riparliamo l'anno prossimo.
Ti abbraccerei!
RispondiEliminaErode approva! ^_*
RispondiEliminaErode approva! ^_*
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