lunedì 11 maggio 2020

Mi rimangono i ricami e i ricordi


Questa foto è stata scattata il 29 Settembre 2012, il giorno del mio matrimonio. La nanerottola in mezzo vestita di viola sono io. Mica il classico bianco, anzi. Fu un matrimonio molto colorato.
Alla mia destra Maria Elena, alla mia sinistra Sara.
Ci siamo conosciute grazie alla passione comune per il ricamo a punto croce, su un gruppo di yahoo e tante chiacchiere fatte sui messangers che si sono trasformate lentamente in un amicizia, legata anche dai gatti. Maria Elena all'epoca viveva con Merlino, Morgan che nonostante fosse castrato viveva da maschio intero, e il coniglio Benjamin. Sara aveva la Gioiuta ed io avevo Manolo, la Tabi, il Micione e Shami. Ricordare, è davvero lunga, perchè di chiacchiere grazie alla tecnologia ne avevamo fatte tante, tanti progetti, tante considerazioni, tante cose sebbene una stava a Ravenna, l'altra ad Udine ed io a Milano. Il mio matrimonio fu la seconda occasione in cui riuscimmo ad incontrarci tutte e tre insieme. La prima fu la festa di compleanno a sorpresa per Sara 2 anni prima.
Di loro oggi mi rimangono i ricami, tantissimi, i ricordi, le chiacchiere, e questa foto.
Avrei molto da scrivere, ma non è facile perchè ho un specie di peso-bomba sul cuore che se mi fermo a guardarlo esplode e non mi fa scrivere. E' fatto di ricordi, di cose che si sarebbero volute fare diversamente e di quella orribile situazione " devo farlo vedere/sapere/raccontare a... le piacerà sicuramente" e non puoi. E' il distacco. Il dolore ti travolge, ma il distacco avviene più lentamente e solo col tempo prende un sapore diverso meno amaro. E' quando si passa dal " devo farlo sapere a..." al "questa cosa le sarebbe piaciuta tantissimo" che il sapore cambia. E' che non c'è una data in cui accade come la scadenza della garanzia per un elettrodomestico. Prima o poi accade.
Non siamo state legate tutte e tre a doppio filo fino all'ultimo: mi sono o ci siamo allontanate. Con Maria Elena accadde non molto tempo dopo il mio matrimonio, prima che si ammalasse, o che scoprisse la sua malattia, in modo piuttosto brusco. Con Sara è stato un po' più graduale, e posso dire dovuto molto al mio trasloco in Germania. Ma nonostante tutto non posso non sentire il vuoto che ne rimane.

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