mercoledì 6 maggio 2020

La mia amica S.

Non ho chiesto se potevo parlare di lei perciò metto solo S., anche se avendo io pochi amici chi mi conosce da quando è nato questo blog e pure prima sa bene di chi sto parlando.
Qualche anno fa scrissi senza fare nomi che ho una mica ingambissima e coraggiosissima anche se non è mai andata in moto o non ha mai fatto il giro del mondo in barca a vela: era lei. Poco fa ho ascoltato un suo video messaggio ed è la cosa più coraggiosa, piena di amore e di speranza che io abbia mai sentito.
Ed ho pianto.
Ho pianto come non facevo dalla morte di mia mamma urlando il mio dolore fino a farmi male la gola, perchè purtroppo la mia amica che ha solo un anno più di me, se ne sta andando dopo anni passati a combattere il cancro, e sta vincendo lui, purtroppo.
La mia amica ha parlato a tutte le persone che le vogliono bene e a cui vuole bene, dicendo cose bellissime, con un volto che non è il suo e che a me ricorda fin troppo quello di mia mamma poco meno di 24 ore prima che morisse.
Non sono pronta, ma ho capito e lo devo accettare.
Quello che mi fa male è che anche volendolo non potrò andare da lei per stringerle la mano, per ricordarle del melo, per parlare dei gatti e di quelle altre cose che ci siamo dette in poco meno di 20 anni.
Come ha detto Cla, sto rivivendo situazioni già vissute e non solo quelle legate a mia madre. C'è stata un altra amica, che non volle farmi sapere che stava male perchè mia mamma era morta da poco, e poco dopo è finita  a lungo in ospedale: ero pronta a partire biglietto già alla mano, e i parenti non mi hanno voluto, perchè era " un brutto spettacolo". Gli amici non hanno paura dei brutti spettacoli. Le amiche comuni invece mi hanno tagliato fuori da qualsiasi pensiero. Che belle persone. Un amica persa ancor prima che morisse, un amica che era convinta l'avessi abbandonata io perchè ero diventata mamma. Questo per la verità non c'entra con l'amica S., ma fa brodo nel bagaglio delle cose che fanno soffrire.
La sofferenza non si può ne immaginare ne descrivere a parole. Non la si augura a nessuno, ma è certo che quando la provi la riconosci sempre ed è davvero come una ferita che non riesco mai a rimarginarsi. E non puoi nemmeno immaginare quella delle altre persone.
Io non saprei cosa raccontarvi della mia amica S. tranne che è una di quelle persone che ti tocca il cuore, così bella dentro che potrebbe essere uscita da un romanzo che parli di purezza e virtù femminile di altri tempi. Così deliziosamente sincera ed umana che non faceva sentire solo nessuno sulla faccia della terra. Ricordo tantissime cose delle nostre lunghe chat, ma le chat sono come le lettere: sono cose personali che non si possono raccontare.
Ti voglio bene amica mia, e come ti ho già detto, non ho altre parole che possano avere un vero significato.


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