Quello che vedete in foto è il mio balcone.
Sotto la pioggia.
In realtà è così anche con il sole: non ho una tenda, e non ho intenzione di metterla a mie spese per la gioia di un padrone di casa che da agosto dell'anno scorso mi deve mandare un tecnico per un finestra che non si chiude. Il tecnico poi l'ho chiamato io.
Quindi il mio balcone è uno stabilimento balneare un po' naif come il ristorante di Vernazza, con ombrelloni diversi. Nel mio caso anche con un ombrello: si intravede il manico nella foto se ci fate caso.
Ed è uno stabilimento balneare aperto anche con la pioggia leggera: tra il mio giardino in vasi e la grossa aiuola con noce ippocastano ed un altro albero che non riconosco, c'è un buon profumo. E un bel suono: quello della pioggia. Per la verità mi piace anche il suono Delle gomme sull'asfalto bagnato.
Insomma a me l'acqua piace. Un po' meno se si tratta di quella di rigurgito dei tombini, ecco.
E poi fai incontri a sorpresa in posti insospettabili.
Insomma a me l'acqua piace. Un po' meno se si tratta di quella di rigurgito dei tombini, ecco.
E poi fai incontri a sorpresa in posti insospettabili.
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