No non sono una megalomane, è solo il titolo di un libro che ho finito di leggere meno di un minuto fa, acquistabile direttamente dall'autore sia in formato cartaceo che elettronico e che trovate qui. Manco a dirlo è un libro di Claudio, si esattamente "quel Claudio" di cui ho parlato nel post precedente.
Sappiate come prima cosa che è un libro PER TUTTI. Ecco magari non per bambini, di cui se ne potrebbe estrarre una versione ridotta per un pubblico 0 - 10, o magari i genitori più volenterosi possono farsela da se la versione ridotta raccontandola a memoria, che è il miglio filtro che potreste utilizzare, soprattutto per quelle parti discorsive e descrittive che, senza l'esperienza della vita sarebbero incomprensibili e noiose. Ma se dico che è PER TUTTI è PER TUTTI, non solo per subacquei.
E' per chi ha paura dell'acqua.
E' per chi ama starsene sulla spiaggia a prendere il sole.
E' per chi adora scalare montagne.
E' per chi si annoia a leggere.
E' per TUTTI.
E' per chi è curioso verso la subacquea ma crede che bisogna essere campioni di nuoto per poterla praticare.
E' per chi, pur di vedere il fondale marino, è salito su una di quelle barche dal fondo di vetro, o è andato all'acquario di Genova. E non sa di non aver visto nulla di vero.
Poi c'è chi sa che una "T" fatta con le mani non significa "time out" e quando lo legge gli parte un misto tra scimmia da acqua ( che levati...) e rabbia per la consapevolezza che ciò che c'è scritto è vero, e si sente far parte di una specie di tribù di eletti che ha visto una sorta di illuminazione. Non che questi siano migliori di altre persone sulla faccia della terra: hanno solo avuto il regalo di capire qualcosa di magnifico, importante e sottovalutato peggio di una cacca di cane sotto la suola delle scarpe, il mare. Tutti i subacquei hanno un brevetto che gli permette di immergersi ma non tutti i subacquei si immergono con lo stesso spirito. Esattamente come tante persone vanno in montagna ma non tutte ne hanno lo stesso rispetto.
Per presentarvelo copio una frase che troverete solo in appendice, ma che dovrebbe essere messa come introduzione:
"Io Sono il mare è un’opera di fiction, ma estremamente verosimile negli intenti. Durante la sua stesura tutta la Far North Section del Great Barrier Reef, la più grande opera dei coralli sul pianeta, è stata dichiarata irrecuperabile, senza speranza."
Lo so che non è facile capire per chi non ha mai visto i coralli nemmeno facendo snorkel, ma dovrebbe immaginare uno di quei boschi che è stato incendiato d'estate e che la desolazione del brullo e del bruciaticcio non si riprenderà in un paio di anni, ma rimarrà per sempre così, senza più i colori tenui della primavera, senza più i verdi intensi dell'estate senza più i rossi e i gialli dell'autunno. Solo nero-grigio bruciaticcio per sempre.
Non voglio nascondere che mi è stato chiesto di dire cosa ne penso di questo libro. Io penso che questo libro sia alla pari di tanta altra narrativa attuale. Penso che sia stupido in un mondo dove la "propaganda naturalista" è più una moda che un vero movimento etico, non sia spinto un libro del genere sull'onda del "oh povere tartarughe!", e si pensi a relegarlo come " letteratura di nicchia: solo per subacquei". No mi spiace, ma "Figli di una Shamandura" e " Cani salati nel profondo blu" sono letture solo per subacquei, ma non "Io sono il mare". L'ho già detto: è un libro per tutti. E' un libro che con una semplicità quasi infantile ti introduce alla teoria che devi conoscere per indossare una attrezzatura subacquea per una prima esperienza, ma questo è solo un effetto collaterale della storia. La storia parla di me, di te, di noi del mare e di quello che è. Fregatevene che sia ambientato nel Mar Rosso. Ambientatela nel parco marino di Tengue se volete. O a Punta Gatta. Il risultato non cambia. Vale la pena di conoscerlo.
Sappiate come prima cosa che è un libro PER TUTTI. Ecco magari non per bambini, di cui se ne potrebbe estrarre una versione ridotta per un pubblico 0 - 10, o magari i genitori più volenterosi possono farsela da se la versione ridotta raccontandola a memoria, che è il miglio filtro che potreste utilizzare, soprattutto per quelle parti discorsive e descrittive che, senza l'esperienza della vita sarebbero incomprensibili e noiose. Ma se dico che è PER TUTTI è PER TUTTI, non solo per subacquei.
E' per chi ha paura dell'acqua.
E' per chi ama starsene sulla spiaggia a prendere il sole.
E' per chi adora scalare montagne.
E' per chi si annoia a leggere.
E' per TUTTI.
E' per chi è curioso verso la subacquea ma crede che bisogna essere campioni di nuoto per poterla praticare.
E' per chi, pur di vedere il fondale marino, è salito su una di quelle barche dal fondo di vetro, o è andato all'acquario di Genova. E non sa di non aver visto nulla di vero.
Poi c'è chi sa che una "T" fatta con le mani non significa "time out" e quando lo legge gli parte un misto tra scimmia da acqua ( che levati...) e rabbia per la consapevolezza che ciò che c'è scritto è vero, e si sente far parte di una specie di tribù di eletti che ha visto una sorta di illuminazione. Non che questi siano migliori di altre persone sulla faccia della terra: hanno solo avuto il regalo di capire qualcosa di magnifico, importante e sottovalutato peggio di una cacca di cane sotto la suola delle scarpe, il mare. Tutti i subacquei hanno un brevetto che gli permette di immergersi ma non tutti i subacquei si immergono con lo stesso spirito. Esattamente come tante persone vanno in montagna ma non tutte ne hanno lo stesso rispetto.
Per presentarvelo copio una frase che troverete solo in appendice, ma che dovrebbe essere messa come introduzione:
"Io Sono il mare è un’opera di fiction, ma estremamente verosimile negli intenti. Durante la sua stesura tutta la Far North Section del Great Barrier Reef, la più grande opera dei coralli sul pianeta, è stata dichiarata irrecuperabile, senza speranza."
Lo so che non è facile capire per chi non ha mai visto i coralli nemmeno facendo snorkel, ma dovrebbe immaginare uno di quei boschi che è stato incendiato d'estate e che la desolazione del brullo e del bruciaticcio non si riprenderà in un paio di anni, ma rimarrà per sempre così, senza più i colori tenui della primavera, senza più i verdi intensi dell'estate senza più i rossi e i gialli dell'autunno. Solo nero-grigio bruciaticcio per sempre.
Non voglio nascondere che mi è stato chiesto di dire cosa ne penso di questo libro. Io penso che questo libro sia alla pari di tanta altra narrativa attuale. Penso che sia stupido in un mondo dove la "propaganda naturalista" è più una moda che un vero movimento etico, non sia spinto un libro del genere sull'onda del "oh povere tartarughe!", e si pensi a relegarlo come " letteratura di nicchia: solo per subacquei". No mi spiace, ma "Figli di una Shamandura" e " Cani salati nel profondo blu" sono letture solo per subacquei, ma non "Io sono il mare". L'ho già detto: è un libro per tutti. E' un libro che con una semplicità quasi infantile ti introduce alla teoria che devi conoscere per indossare una attrezzatura subacquea per una prima esperienza, ma questo è solo un effetto collaterale della storia. La storia parla di me, di te, di noi del mare e di quello che è. Fregatevene che sia ambientato nel Mar Rosso. Ambientatela nel parco marino di Tengue se volete. O a Punta Gatta. Il risultato non cambia. Vale la pena di conoscerlo.
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