Ieri mi ha chiamato mio padre chiedendomi se preferivo arrivasse sabato domenica o lunedì. No no se preferissi arrivasse DI sabato DI domenica o DI lunedì, ma questo sabato questa domenica o questo lunedì: stava andando in agenzia a fare il biglietto aereo che lui con i siti on line non ci si trova e allora preferisce pagare la commissione all'agenzia.
Mio padre arriva domani alle 8.10 e riparte sabato prossimo: partenza del volo alle 8:30, che significa secondo le regole aeroportuali di essere alle 6.30 in aeroporto: grazie al cielo l'aeroporto è a meno di mezz'ora di strada da casa mia.
Si vede che sprizzo felicità da tutti i pori?
La prima ed unica volta che è stato qui è stato a Natale: era partito euforico e poi ha portato un clima di piombo nel giro di 24 ore. E' stata una vera gioia averlo seduto al tavolo dalla mattina alla sera per tutto il resto della settimana a farsi i cazzi suoi con la settimana enigmistica.
Sta volta credo parta scazzato: l'ho sentito pronto a scatti di nervi martedì quando l'ho chiamato per un favore, lo era pure l'altro ieri quando mi ha detto degli orari assurdi dei voli che gli hanno dato ed aveva già le balle girate perchè da un giorno con l'altro il prezzo del biglietto gli è lievitato parecchio.
Partirò prevenuta, ma le premesse perchè sia una settimana serena non ci sono.
Ci sono anche gli episodi della volta scorsa: gli chiedi di tenere impegnate le nipoti, e anzichè giocare con loro passa il tempo a chattare con le sue donnine di meetic. Oppure già tutti noi a letto e lui in piedi a chiacchierare con le sue donnine di meetic e non bisbigliando. L'idea di essere ospite in casa altrui non ce l'ha poi tanto chiara, o forse crede che poichè è casa di parenti può comunque fare quel cazzo che gli pare.
Ho lo stomaco in fiamme e un goccio di birra mi fa venire il voltastomaco.
Se anche sta volta se ne va senza salutarmi, non mi ferirà come a Natale, anzi starò a guardare per essere sicura che se ne stia andando senza ripensamenti.
Poi andrò a festeggiare.
Mio padre arriva domani alle 8.10 e riparte sabato prossimo: partenza del volo alle 8:30, che significa secondo le regole aeroportuali di essere alle 6.30 in aeroporto: grazie al cielo l'aeroporto è a meno di mezz'ora di strada da casa mia.
Si vede che sprizzo felicità da tutti i pori?
La prima ed unica volta che è stato qui è stato a Natale: era partito euforico e poi ha portato un clima di piombo nel giro di 24 ore. E' stata una vera gioia averlo seduto al tavolo dalla mattina alla sera per tutto il resto della settimana a farsi i cazzi suoi con la settimana enigmistica.
Sta volta credo parta scazzato: l'ho sentito pronto a scatti di nervi martedì quando l'ho chiamato per un favore, lo era pure l'altro ieri quando mi ha detto degli orari assurdi dei voli che gli hanno dato ed aveva già le balle girate perchè da un giorno con l'altro il prezzo del biglietto gli è lievitato parecchio.
Partirò prevenuta, ma le premesse perchè sia una settimana serena non ci sono.
Ci sono anche gli episodi della volta scorsa: gli chiedi di tenere impegnate le nipoti, e anzichè giocare con loro passa il tempo a chattare con le sue donnine di meetic. Oppure già tutti noi a letto e lui in piedi a chiacchierare con le sue donnine di meetic e non bisbigliando. L'idea di essere ospite in casa altrui non ce l'ha poi tanto chiara, o forse crede che poichè è casa di parenti può comunque fare quel cazzo che gli pare.
Ho lo stomaco in fiamme e un goccio di birra mi fa venire il voltastomaco.
Se anche sta volta se ne va senza salutarmi, non mi ferirà come a Natale, anzi starò a guardare per essere sicura che se ne stia andando senza ripensamenti.
Poi andrò a festeggiare.
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