In realtà i giochi non sono ancora fatti, ma quando una cosa la desideri davvero tanto nonostante le possibili complicazioni che possa dare, il timore di perderla o peggio averla già persa e non saperlo, è orribile.
Venerdì sono andata a fare il colloquio preliminare per un posto da panettiera, a 300 metri da casa mia. Mi hanno detto la chiameremo in settimana ed eventualmente il primo giorno sarà il 15 di giugno. Oggi è solo mercoledì, e la settimana è ancora lunga, ma l'ansia mi sale: il pessimismo che ti instillano in Italia sulle scarse possibilità di trovare un posto di lavoro lavora benissimo anche qui nonostante mi sia trasferita: ma non potevo buttarlo via come tante altre cose?
Poi so anche poco dei meccanismi dei colloqui di lavoro. Come veterinario ne ho fatto solo uno e il titolare della clinica mi ha pure presa per il culo, mentre per le altre cliniche la prassi è questa: chiedi sei puoi andare a vedere gratis, poi ti fanno sgobbare gratis e se gli piaci vieni assunta, cioè ti dicono che puoi lavorare lì come collaboratrice esterna, compenso ad ore, tutte le spese a carico tuo.
Due anni fa feci un colloquio per un azienda di logistica e feci una gran figura di cazzo: capii solo anni dopo quale fu il grave errore.
Quindi ora sono stritolata dall'ansia che non mi chiameranno e sto cercando tutti i motivi per cui non possa andargli bene, dal fatto che non sono madrelingua, che sono mamma, che sono laureata, che ho più di 40 anni, che non ho esperienza come venditrice in panetteria, averne parlato troppo carica di entusiasmo....
Eppure delle 5 persone che dovevano essere intervistate quel giorno io ero la quarta nella scaletta degli appuntamenti e sono stata la prima ad essere intervistata.
Venerdì sono andata a fare il colloquio preliminare per un posto da panettiera, a 300 metri da casa mia. Mi hanno detto la chiameremo in settimana ed eventualmente il primo giorno sarà il 15 di giugno. Oggi è solo mercoledì, e la settimana è ancora lunga, ma l'ansia mi sale: il pessimismo che ti instillano in Italia sulle scarse possibilità di trovare un posto di lavoro lavora benissimo anche qui nonostante mi sia trasferita: ma non potevo buttarlo via come tante altre cose?
Poi so anche poco dei meccanismi dei colloqui di lavoro. Come veterinario ne ho fatto solo uno e il titolare della clinica mi ha pure presa per il culo, mentre per le altre cliniche la prassi è questa: chiedi sei puoi andare a vedere gratis, poi ti fanno sgobbare gratis e se gli piaci vieni assunta, cioè ti dicono che puoi lavorare lì come collaboratrice esterna, compenso ad ore, tutte le spese a carico tuo.
Due anni fa feci un colloquio per un azienda di logistica e feci una gran figura di cazzo: capii solo anni dopo quale fu il grave errore.
Quindi ora sono stritolata dall'ansia che non mi chiameranno e sto cercando tutti i motivi per cui non possa andargli bene, dal fatto che non sono madrelingua, che sono mamma, che sono laureata, che ho più di 40 anni, che non ho esperienza come venditrice in panetteria, averne parlato troppo carica di entusiasmo....
Eppure delle 5 persone che dovevano essere intervistate quel giorno io ero la quarta nella scaletta degli appuntamenti e sono stata la prima ad essere intervistata.
dai coraggio, non essere ansiosa, sai già come andrà a finire.Rileggiti.
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RispondiEliminaE' così, sempre. Uno ci prova, ci crede, e poi aspetta.
RispondiEliminaPurtroppo il lavoro è una grossa spina nel fianco ovunque.
Ma tu respira forte, provaci ancora (Sam) e facci sapere.
Magari con il pane va bene!
Chiameranno! In bocca al lupo ;)
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