lunedì 16 novembre 2015

Vaso della felicità

La settimana la faccio cominciare da domenica mattina.

Mentre attendevo Luca di ritorno dall'aeroporto ( leggasi post precedente) mi capita di leggere del " vaso della felicità". si tratta di una specie di gioco promemoria personale senza coinvolgere chissà che: ogni giorno prima di andare a dormire si prende un foglio di carta piccolo e qualsiasi e si scrive un momento della giornata che ci ha reso felici.
Trovo l'idea geniale, e penso che se l'avessi fatto incominciare domenica il momento felice sarebbe stata la partenza degli amici.
Poi leggo oltre e l'inventrice inizia a sbrodolarsi addosso che: "si è resa conto che i momenti che la rendono felice sono i più semplici".
 Diiiiooo che carie!
 Sarò acida ma se la tua felicità dipende da un "raggio di sole" devi avere una vita talmente di merda per aggrapparti a qualsiasi cosa: per me le piccole cose della vita come un raggio di sole, una tazza di caffè o altro che sono lo stato base di felicità quotidiana!
Ma le cose cambiano: sarà che a me tutto lo scrivere smieloso mi sta alquanto sulle palle, ma il senso de " la felicità sta nelle cose semplici" lo conosco bene eccome. Perchè di fatto una passeggiata in bici tutti insieme non è qualcosa di straordinario, è una cosa semplice e bella se fatta con serenità. Passare la domenica sul divano (dopo 8 km di pedalata) non è una cosa complicata, (anche se per me straordinaria, visto che corro sempre).
Così penso proprio che lo farò il vaso della felicità, già che mi è rimasto appiccicato nel pensiero fino ad oggi.


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