Disclaimer: Questo post, come quello di venerdì e di domani li ho scritti venerdì, prima dei fatti di Parigi. Oggi, domenica 15 novembre, sinceramente non avrei voglia di raccontare di frivolezze, ma la vita va avanti e deve andare avanti cercando soluzioni, anche nel piccolo personale.
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Lunedì ho iniziato il corso di tedesco: dael 8 alle 12.15 4 giorni la settimana.
Il corso è eterogeneo, forse fin troppo: per essere in cammino verso il B1 c'è gente che fa troppa fatica a leggere l'insegnante pur di portarli avanti si fa un culo a capannello, ma se non fanno personalmente nel tempo libero quello sforzo in più per migliorare non ne vengono fuori. Il risultato è che le lezioni sono più indietro di quello che dovrebbero.
Personalmente non mi lamento, perchè non avendo praticamente mai studiato tedesco, per me tutto ciò che è la grammatica mi è sconosciuta ed imparare, come è accaduto, che il verbo nella costruzione della frase viene sempre in seconda posizione ( cosa che significa talvolta spostare il soggetto dopo il verbo), mi fa solo piacere.
L'insegnante è tostissima e ci riempie di compiti: se non fosse per i 42 anni che mi ritrovo la odierei, mentre ora a quanto pare riesco a comprendere l'importanza di certe cose. Chissà se riuscirò a spiegarla bene anche alle mie figlie.
Venerdì ci ha fornito anche un elenco di 4 pagine di verbi da imparare a memoria in vista dell'esame di certificazione: non mi ricordo fosse stato così duro imparare l'inglese.
Sempre venerdì, complice forse la pioggia, sono tornata a casa un po' immogita ( non esiste ! deriva da "essere mogia"): nonostante riesca a cavarmela piuttosto bene nella conversazione spiccia, mi rendo conto che l'hoch deutsch che t'insegnano nei corsi di lingue spesso non è di così facile comprensione.
così mi sono detta che è meglio non soffermarsi sul sentirmi mogia, perchè non porta nulla di buono: fa perdere fiducia speranza capacità di comprensione e conduce alla via di quel "*** ce la faccio" che ti auto-convince per il peggio.
mi sa che mi servono solo un altro paio di penne colorate e "sterminare" tutti i quaderni quadernini e quadernotti che ho in giro a furia di scrivere e ripetere le cose che sono da imparare. Intanto so quali preposizioni vogliono l'accusativo e quali il dativo, ed è già una buona cosa.
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Lunedì ho iniziato il corso di tedesco: dael 8 alle 12.15 4 giorni la settimana.
Il corso è eterogeneo, forse fin troppo: per essere in cammino verso il B1 c'è gente che fa troppa fatica a leggere l'insegnante pur di portarli avanti si fa un culo a capannello, ma se non fanno personalmente nel tempo libero quello sforzo in più per migliorare non ne vengono fuori. Il risultato è che le lezioni sono più indietro di quello che dovrebbero.
Personalmente non mi lamento, perchè non avendo praticamente mai studiato tedesco, per me tutto ciò che è la grammatica mi è sconosciuta ed imparare, come è accaduto, che il verbo nella costruzione della frase viene sempre in seconda posizione ( cosa che significa talvolta spostare il soggetto dopo il verbo), mi fa solo piacere.
L'insegnante è tostissima e ci riempie di compiti: se non fosse per i 42 anni che mi ritrovo la odierei, mentre ora a quanto pare riesco a comprendere l'importanza di certe cose. Chissà se riuscirò a spiegarla bene anche alle mie figlie.
Venerdì ci ha fornito anche un elenco di 4 pagine di verbi da imparare a memoria in vista dell'esame di certificazione: non mi ricordo fosse stato così duro imparare l'inglese.
Sempre venerdì, complice forse la pioggia, sono tornata a casa un po' immogita ( non esiste ! deriva da "essere mogia"): nonostante riesca a cavarmela piuttosto bene nella conversazione spiccia, mi rendo conto che l'hoch deutsch che t'insegnano nei corsi di lingue spesso non è di così facile comprensione.
così mi sono detta che è meglio non soffermarsi sul sentirmi mogia, perchè non porta nulla di buono: fa perdere fiducia speranza capacità di comprensione e conduce alla via di quel "*** ce la faccio" che ti auto-convince per il peggio.
mi sa che mi servono solo un altro paio di penne colorate e "sterminare" tutti i quaderni quadernini e quadernotti che ho in giro a furia di scrivere e ripetere le cose che sono da imparare. Intanto so quali preposizioni vogliono l'accusativo e quali il dativo, ed è già una buona cosa.
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