Foto di Laura Baccei di scatti di Laura Baccei |
Non so quando, ma esiste un momento della tua vita in cui decidi che si debba mettere ordine tra le foto.
Per me è un processo lungo iniziato da anni: s'incomincia selezionando gli scatti, buttando quelli che hai tenuto anche se sfocati perchè li sentivi comunque tuoi e col tempo non ti hanno detto più nulla. In venti anni le foto che sono rimaste sono quelle che hanno qualcosa da dire per te.
Talvolta ti tornano alla mente scatti che forse volevi fare e che non hai fatto o che hai fatto ma poi ha cestinato in un secondo tempo e che ora rivorresti e speri ardentemente che il negativo non sia andato perso o si sia rovinato, già che si tratta di scatti fatti tra il 1990 e il 1995.
Già perchè qui si parla di pellicole in negativo o di diapositive, queste ancora più complicate da gestire se non stampate allepoca: ora convertirla in digitale rischi che ti costino un occhio della testa.
Però devo dire che le foto in digitale non rendono la stessa emozione di quelle sviluppate. Forse è una questione solo generazionale, di noi che abbiamo visto sia foto in bianco e nero che a colori e che trent'anni dopo abbiamo visto cambiare radicalmente il mondo della fotografia. chissà cosa ci riserva il futuro: magari un apparecchio in grado di stampare le immagini di ricordi che abbiamo impresso nella nostra mente.
Così oggi sono partita per l'ultimo tuffo quello che consacra gli scatti su un album, di quelli gross, di quelli che ti siedi sul divano guardi e racconti a chi, quegli scatti non li ha vissuti ne sentiti, o forse per raccontarteli di nuovo, perchè la propria vita è il libro più bello che ci sia,
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