... tutto così in fretta.
sono giorni che penso a cosa scrivere a come scriverlo e solo sta sera mi è venuto in mente un modo, partendo da uan settimana fa.
Una settimana fa, eravamo a casa di amici ad una cinquantina di km da casa. Mi squilla il cellulare ed è mia mamma che non si sente bene e mi chiede di portarla in pronto soccorso, perchè mio padre non se la sente.
Passo tutta la notte in pronto soccorso, rientor alle 4 di mattina dopo aver convinto mia mamma a rimanere lì in ossevazione aspettando il mattino del 3 per essere visitata dall'oncologo.
Quello che mi dice l'oncologo lo sapete già.
Quello che pensavo io pure.
Ed anche quello che pensava mia mamma.
Il 4 doveva fare la pulizia del pic ma era troppo esausta.
Il 5 sono venuti a visitarla per la prima volta il medico e l'infermiera dell'ospedalizzazione domiciliare.
Il 6 l'avevo convinta a richiedere il materasso, che sarebbe arrivato venerdì 7.
Giovedì 6 ero contenta, perchè le nuove terapie sembravano farle bene: dopo aver passato la mattina a sonnecchiare, il pomeriggio era lucida, abbiamo parlato di tnate cose, di noi, del fatto che non avrei accusato la botta dopo qualche mese dalla scomparsa per le cose che non avremmo più potuto fare insieme, perchè era già da mesi che non facevamopiù insieme quelle cose, mi mancava e sapevo già che mi sarebbe mancata. abbiamo aprlato delle bimbe, di quello che non si sarebbe più potuto fare, ed avevamo organizzato le cose che avremmo fatto il giorno dopo, venerdì 7. Poi sono andata a prendere le bimbe e siamo rimaste a farle compagnia perchè avevo spedito mio padre fuori di casa.
L'ho fatta mangiare, e si è lamentata, col suo solito modo di fare, che lo zucchero nell'uovo sbattuto non si era sciolto bene e le dava nausea dicendo " tuo padre la resumada non la sa fare". Parlammo di prendere lo zucchero zefiro e dlatre cose, salutandoci per la buonanotte.
Ma buona non lo è stata.
La mia mamma è entrata in crisi respiratoria all'una di notte e si è spenta poco dopo. Le ho tenuto la mano le ho detto le ultime cose che c'erano da dire e poi le ho, detto " ora ti lascio la mano mamma, vai che è ora" e poco dopo non c'era davvero più.
Dal decesso al funerale poco meno di 36 ore.
Per un caso, perchè di domenica i funerali non si fanno e di attendere fino a Lunedì, sarebbe stato solo uno strazio per tutti.
Al funerale ho apprezzato davvero tutti tutti, tranne la ex-capo ufficio di mia madre che mia madre stessa mi disse di non volere al funerale, e si è messa a farmi un predicozzo su come dovrei vivere senza nemmeno sapere chi io sia veramente, e il prete. A mia mamma il prete del paese non piaceva, e al funerale ho capito perchè. Nonostate l'aspetto di una persona alla mano e di ampie vedute, è il classico mulo con paraocchi se sei dei nostri bene, se no sei una merda. Al funerale di mia mamma si è messo a fare il predicozzo sui peccatori che si devono redimere: ma scusa un attimo caro prete, non è che ce l'hai un poco poco con me che sono stata sincera e ti ho detto di essere atea, ma che ho affidato mia mamma al tuo dio come lei mi ha chiesto, raccomandando la sua anima al tuo dio tramite il sacramento dell'estrema unzione?
Grazie al cielo ho sentito cose bellissime, e frasi di un ovvietà scontata. Ho potuto parlare di mia mamma chiedendo di ricordarla sempre con allegria e ridendo, senza piangere.
Ora spero solo che mia mamma abbia trovato ciò in cui credeva, che stia bene, perchè nonostante tutto si fa una fatica bestia a credere che una volta che il cuore si ferma sia finito davvero tutto.
Se dovessi affidarmi a come la vedo io, so che è stata fermata come tutti per fare il punto della situazione, ed è rinata bambina da qualche parte sperando che abbia dei genitori fantastici, facendo tesoro di quello che ha imparato. Le auguro di imparare a cantare, tenere il ritmo e non avere paura dell'acqua perchè queste cose le mancavano.
Mamma dovunque tu sia, non mi odiare per la scelta che ho fatto, da medico, di provare il tutto per tutto pur di tenerti ancora un po' qui.
Ciao Mamma.
sono giorni che penso a cosa scrivere a come scriverlo e solo sta sera mi è venuto in mente un modo, partendo da uan settimana fa.
Una settimana fa, eravamo a casa di amici ad una cinquantina di km da casa. Mi squilla il cellulare ed è mia mamma che non si sente bene e mi chiede di portarla in pronto soccorso, perchè mio padre non se la sente.
Passo tutta la notte in pronto soccorso, rientor alle 4 di mattina dopo aver convinto mia mamma a rimanere lì in ossevazione aspettando il mattino del 3 per essere visitata dall'oncologo.
Quello che mi dice l'oncologo lo sapete già.
Quello che pensavo io pure.
Ed anche quello che pensava mia mamma.
Il 4 doveva fare la pulizia del pic ma era troppo esausta.
Il 5 sono venuti a visitarla per la prima volta il medico e l'infermiera dell'ospedalizzazione domiciliare.
Il 6 l'avevo convinta a richiedere il materasso, che sarebbe arrivato venerdì 7.
Giovedì 6 ero contenta, perchè le nuove terapie sembravano farle bene: dopo aver passato la mattina a sonnecchiare, il pomeriggio era lucida, abbiamo parlato di tnate cose, di noi, del fatto che non avrei accusato la botta dopo qualche mese dalla scomparsa per le cose che non avremmo più potuto fare insieme, perchè era già da mesi che non facevamopiù insieme quelle cose, mi mancava e sapevo già che mi sarebbe mancata. abbiamo aprlato delle bimbe, di quello che non si sarebbe più potuto fare, ed avevamo organizzato le cose che avremmo fatto il giorno dopo, venerdì 7. Poi sono andata a prendere le bimbe e siamo rimaste a farle compagnia perchè avevo spedito mio padre fuori di casa.
L'ho fatta mangiare, e si è lamentata, col suo solito modo di fare, che lo zucchero nell'uovo sbattuto non si era sciolto bene e le dava nausea dicendo " tuo padre la resumada non la sa fare". Parlammo di prendere lo zucchero zefiro e dlatre cose, salutandoci per la buonanotte.
Ma buona non lo è stata.
La mia mamma è entrata in crisi respiratoria all'una di notte e si è spenta poco dopo. Le ho tenuto la mano le ho detto le ultime cose che c'erano da dire e poi le ho, detto " ora ti lascio la mano mamma, vai che è ora" e poco dopo non c'era davvero più.
Dal decesso al funerale poco meno di 36 ore.
Per un caso, perchè di domenica i funerali non si fanno e di attendere fino a Lunedì, sarebbe stato solo uno strazio per tutti.
Al funerale ho apprezzato davvero tutti tutti, tranne la ex-capo ufficio di mia madre che mia madre stessa mi disse di non volere al funerale, e si è messa a farmi un predicozzo su come dovrei vivere senza nemmeno sapere chi io sia veramente, e il prete. A mia mamma il prete del paese non piaceva, e al funerale ho capito perchè. Nonostate l'aspetto di una persona alla mano e di ampie vedute, è il classico mulo con paraocchi se sei dei nostri bene, se no sei una merda. Al funerale di mia mamma si è messo a fare il predicozzo sui peccatori che si devono redimere: ma scusa un attimo caro prete, non è che ce l'hai un poco poco con me che sono stata sincera e ti ho detto di essere atea, ma che ho affidato mia mamma al tuo dio come lei mi ha chiesto, raccomandando la sua anima al tuo dio tramite il sacramento dell'estrema unzione?
Grazie al cielo ho sentito cose bellissime, e frasi di un ovvietà scontata. Ho potuto parlare di mia mamma chiedendo di ricordarla sempre con allegria e ridendo, senza piangere.
Ora spero solo che mia mamma abbia trovato ciò in cui credeva, che stia bene, perchè nonostante tutto si fa una fatica bestia a credere che una volta che il cuore si ferma sia finito davvero tutto.
Se dovessi affidarmi a come la vedo io, so che è stata fermata come tutti per fare il punto della situazione, ed è rinata bambina da qualche parte sperando che abbia dei genitori fantastici, facendo tesoro di quello che ha imparato. Le auguro di imparare a cantare, tenere il ritmo e non avere paura dell'acqua perchè queste cose le mancavano.
Mamma dovunque tu sia, non mi odiare per la scelta che ho fatto, da medico, di provare il tutto per tutto pur di tenerti ancora un po' qui.
Ciao Mamma.
Le mamme perdonano tutto Laura... anche il troppo amore che costringe loro ad accettare di soffrire: è stata anche una sua scelta seguire i tuoi consigli, era capace d'intendere e volere, non trascinarti inutili colpe. Tua madre ti vuole serena, nel suo ricordo.
RispondiEliminaLo so le parole in questi momenti stanno a zero. Ti sono vicina, un abbraccio forte forte. Renata
No Renata, mia mamma ha perso conoscenza in Ambulanza, e prima che venisse caricata ha detto di no. Era capace sì, d'intendere, ma non aveva fisicamente alcuna possibilità d'opporsi. So che ho fatto la scelta giusta, ma non era ciò che voleva.
RispondiEliminaNon torturarti. Ovunque lei sia, lei adesso sa. E non ti ama meno di prima, ne sono certa, perchè è stata madre come sei madre tu, e per un po' hai dovuto essere madre anche di lei. E ha ragione Renata, le madri perdonano tutto, perchè più di ogni altro sanno che a volte il troppo amore costringe a fare cose che dall'altra parte sono difficili da accettare, ma nascono dal desiderio di fare il meglio.
RispondiEliminaLei adesso sa. Ne sono sicura.
Un bacio.
Comunque il predicozzo sui peccatori ai funerali è un classico, non conosco il prete del paese dove vivi ma non credo l'avesse con te. Sai com'è, o parlano della morta perchè la conoscevano bene (tipo il giovane prete che ha officiato al funerale della Ghighie, che ne ha raccontato la storia come fosse suo fratello, un mito), o parlano del "guadagnarsi l'aldilà", non ci sono molte altre cose da inventarsi in queste occasioni.
RispondiEliminaApprendere questa notizia mi ha intristito moltissimo...
RispondiEliminaNon ho molte parole appropriate in questo momento...
Ti faccio le mie più sentite condoglianze, un abbraccio a te e un
bacino alle tue piccole.
Sonia
Mamigà, grazie: in questo momento sapere che il predicozzo sui peccatoti perchè dio non ha paura di sporcarsi le mani con loro, mi fa solo bene, però che tristezza: avrei preferito un "rallegratevi che la sorella Virginia ora è nella gloria del signore", sarebbe stato di maggior conforto. Miss Marple, grazie: posso anche lasciar andare i contatti con le persone, ma se so che hanno un buon cuore non me lo dimentico.
RispondiEliminaIl "rallegratevi" eccetera eccetera, per esperienza personale, l'ho sentito dire solo dai preti che realmente vivono la cristianità con la gioia che dovrebbe essere propria di chi crede veramente e non con la paura del Dio che punta il dito, e ne ho conosciuti veramente, ma veramente pochi.
RispondiEliminaCiao Laura, non preoccuparti del prete, tua mamma che sicuramente è una donna di spirito come la figlia dall'alto avrà detto: ma proprio questo prete mi doveva capitare...
RispondiEliminaE bnon pensare agli ultimi momenti, i ricordi di tua mamma ti rimarranno per sempre e anche le tue bimbe, sia pur piccole, si ricorderanno della nonna. Un abbraccio speciale e scusa se mi sono intromesso del blog, ma hai scritto delle cose molte vere ed emozionanti, Robj
Leggo adesso. Tu hai fatto tutto quello che potevi, e lei lo sa. Questo basta, e deve bastarti. Un abbraccio da me e la Betta.
RispondiEliminaLa Betta? Ma quanto vivono le capre? E sì un abbraccio caprino è proprio quello che mi ci vuole :) Grazie
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