Una volta invidiavo una mia amica che mostrava una grande serenità col proprio figlio, all'epoca unico.
Un mesetto fa mi guarda e mi dice: "A volte quando fa così e mi prende a schiaffi avrei voglia di restituirglieli: non capisce proprio che mi fa male".
Ieri mi chiede se una sculacciata fa bene. Io dico che a volte può servire.
Poi ho iniziato a guardare la situazione da un punto di vista diverso.
La sua serenità è forse più lassismo che serenità vera e propria.
Suo figlio non è vivace è semplicemente selvaggio.
L'ho visto lanciare giochi, comportarsi da emerito stronzo, fare capricci allucinanti: certo ogni mamma a il suo metro di paragone, ma se credoc he ci siano dei limiti a ciò che è concesso e ciò che non lo è in una situazione di società, e i limiti che vengono sorpassati vanno ristabiliti: insomma se credo che sia possibile educare senza sculacciare (anche se non ne sono capace perchè mi scappano) non credo che basti uno sguardo severo e un "no" per educare quando tuo figlio fa di tutto per sfidare i tuoi limiti e la tua pazienza. Magari qualche piccolo castigo o perdita di piccoli privilegi potrebbe già servire per riportare sulal via della ragione chi lancia matite (non sue) o rovescia la ciotola con le patatine giusto per il gusto di fare un dispetto.
E no non credo che la differenza stia tra tu hai 2 femmine io ho un maschio: credo stia nei genitori, perchè alla fin dei conti i bambini sono tutti uguali a meno che non abbiano handicap veri e propri e nemmeno quelli guardano in faccia il sesso.
Valeria e Marina hanno rispettivamente un anno in meno e uno in più.
Non sputano (Valeria spernacchia, ma ci stiamo lavorando) non danno ne pugni ne sberle non rovesciano ciotole e non lanciano giocattoli in giro per la stanza. Vanno a fare la pipì da sole, riordinano i giocattoli ( a volte spontaneamente la maggior parte delle volte sotto incitamento a volte con la frusta a volte con la minaccia del sacco della spazzatura).
Quando mi dicono " come sono brave le sue bambine" rispondo che a vederle dal di fuori sono angeliche, ma se le si conoscesse meglio potrebbero riservare sorprese, come le scenate isteriche della Iaia. Però da un oretta mi frulla per la testa questo pensiero: se le mie figlie sono così brave da sembrarlo sempre fuori, se al risotrante il maggior disturbo che danno è alzare la voce, forse il fegato che mi faccio venire nel seguirle nel dire no tempestivamente, nel dare i castighi quando servono, e quella sculacciata di tanto in tanto, forse a qualcosa sono servite, e non sono poi la cattiva mamma che a molte mi sento essere.
Un mesetto fa mi guarda e mi dice: "A volte quando fa così e mi prende a schiaffi avrei voglia di restituirglieli: non capisce proprio che mi fa male".
Ieri mi chiede se una sculacciata fa bene. Io dico che a volte può servire.
Poi ho iniziato a guardare la situazione da un punto di vista diverso.
La sua serenità è forse più lassismo che serenità vera e propria.
Suo figlio non è vivace è semplicemente selvaggio.
L'ho visto lanciare giochi, comportarsi da emerito stronzo, fare capricci allucinanti: certo ogni mamma a il suo metro di paragone, ma se credoc he ci siano dei limiti a ciò che è concesso e ciò che non lo è in una situazione di società, e i limiti che vengono sorpassati vanno ristabiliti: insomma se credo che sia possibile educare senza sculacciare (anche se non ne sono capace perchè mi scappano) non credo che basti uno sguardo severo e un "no" per educare quando tuo figlio fa di tutto per sfidare i tuoi limiti e la tua pazienza. Magari qualche piccolo castigo o perdita di piccoli privilegi potrebbe già servire per riportare sulal via della ragione chi lancia matite (non sue) o rovescia la ciotola con le patatine giusto per il gusto di fare un dispetto.
E no non credo che la differenza stia tra tu hai 2 femmine io ho un maschio: credo stia nei genitori, perchè alla fin dei conti i bambini sono tutti uguali a meno che non abbiano handicap veri e propri e nemmeno quelli guardano in faccia il sesso.
Valeria e Marina hanno rispettivamente un anno in meno e uno in più.
Non sputano (Valeria spernacchia, ma ci stiamo lavorando) non danno ne pugni ne sberle non rovesciano ciotole e non lanciano giocattoli in giro per la stanza. Vanno a fare la pipì da sole, riordinano i giocattoli ( a volte spontaneamente la maggior parte delle volte sotto incitamento a volte con la frusta a volte con la minaccia del sacco della spazzatura).
Quando mi dicono " come sono brave le sue bambine" rispondo che a vederle dal di fuori sono angeliche, ma se le si conoscesse meglio potrebbero riservare sorprese, come le scenate isteriche della Iaia. Però da un oretta mi frulla per la testa questo pensiero: se le mie figlie sono così brave da sembrarlo sempre fuori, se al risotrante il maggior disturbo che danno è alzare la voce, forse il fegato che mi faccio venire nel seguirle nel dire no tempestivamente, nel dare i castighi quando servono, e quella sculacciata di tanto in tanto, forse a qualcosa sono servite, e non sono poi la cattiva mamma che a molte mi sento essere.
Ecco e ora il finale di questo post stampatelo per favore, o scrivitelo da qualche parte in modo da poterlo leggere ogni volta che pensi di essere una cattiva madre.
RispondiElimina... lo sai non ho figli... ma faccio un sacco di laboratori con loro... ritengo che i bimbetti siano fogli bianchi.... e odio profondamente molti genitori... alcuni di loro con la loro presenza autorizzano il figlio a fare tutto ciò che vuole, e non fanno nulla per arginarlo... altri rimangono a distanza e intervengono solo in caso... altri si dileguano... ma in ogni caso i bimbi da soli si sanno gestire... se gli si danno 3-4 regole massimo per il gioco e sono soli... fanno delle cose così democratiche da rimanerci male... quasi ai limiti della concezione per noi adulti
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