venerdì 2 novembre 2012

Ci vuole poco

Persa come al solito nella mia disorganizzazione ( già, perchè ci sono mamme che fanno venti volte quello che faccio io perciò non posso dire "persa nella miriade di cose da fare" anche se qualcuna ce l'ho) stavo per non fare festeggiare Halloween, anzi no, scusate, "Auinn" coem dice la Mimi, alle bimbe. Niente zucche intagliate, niente decorazioni: solo fortunatamente un sacchettino di castagne e una bottiglia di vino per insegnare una picocla tradizione: quella di lasciare castagne cotte e un bicchiere di vino per i morti che ti vengono a trovare, solo che per  farla meno macabra, ho detto i folletti. A rincarare iul senso di colpa di madre sciagurata ci so mette la nonna che arriva con un ble sacchetto preconfezionato con luci intermittenti " dolcetto o scherzetto". Alla materna è da almeno una settimana che sono comparsi gatti neri, zucche, ragni e ragnatele.
L'unica cosa che posso fare è rimandare. tempo per far trovare la casa decorata non ne ho ( se non riesco nemmeno a pulirla, figuriamoci decorarla) allora non mi rimane altro che decorarla insieme: attaccare il fantasma formaggino sulla porta, e accendere qualche candelina.
Con la tristezza di non poter fare di più perchè proprio non ci ho pensato, vado a prendere la M ima alla "ccuola matenna", dove incrociamo M. e la sual mamam truccate da gatto con tanto di cestino zucca, pronte per andare a fare dolcetot o scherzetto. mi si stirnge il cuore: io non ci ho pensato ed invidio un po' la mamma di M che invece non solo ci ha pensato ma lo sta pure facendo.
Oltre a fare i conti con la mia tristezza per le mie mancanze, devo fare i conti con l'esuberanza della nonna: siamo in casa da una deicna di minuti e coinvolgo la mimi, con entusiasmo, nell' "appendigione" del fantasma formaggino. Mi sento sollevata: una votla tanto esultanza e felicità oer qualcosa che propongo e non quei no risolutivi e testardi che non lasciano spiragli. Così appendiamo il fantasma formagigno dopo aver riavovlto il metro di scotch che la mimi ha srotolato, non faccio in tempo a chiudere la porta che la nonna iper eccitata salta su con " le hai già fatto vedere quellla cosa là?".
M'incazzo. Eh sì m'incazzo: scusa tanto nonna, mia figlia è la mia priorità non tu e la tua cazzo di esuberanza che talvolta pare che tu voglia scalzarmi dal ruolo di madre. Così te lo spiattello in faccia se vuoi essere tu la madre delle mie figlie. E poi riprendo con le attività decorative: prendo un po' di lumini da thè, e li accendiamo dove si può: nella zucca di terracotta, nello gnomo natalizio che è fuori sulle scale, nelle 2 lanterne che poi metto sul balcone. trovo anche 2 candeline a zucca e riesco a convincere la mimi che le accenderemo a cena.
Poi finalmente le faccio vedere "quella cosa là": la sacchetta per "dolcetto o scherzetto". Alla mimi piace parecchio, sa cosa cosa significa (evidentemente glielo hanno detto alla ccuola matenna) e tutta radiosa mi chiede di farle i baffi  e il naso da gatto come M. E anche le orecchie. Un momento di smarrimento, poi mi ricordo che ce le ho! nella sua scatola dei travestimenti.
Cosi kajal alla mano, ombretto e brillantini la trucco da gatto con tanto di cerchietto con orecchie e la spedisco al piano di sotto a fare dolcetto o scherzetto.
Ci mando anche la Iaia vestita da Leone.
E c i vuole poco per far felice la mimi e ritirare su il morale alla mamma.




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