mercoledì 10 ottobre 2012

ritorno alla normalità

Avrei ancora un sacco di cose da dire sul matrimonio, ma la vita di tutti i giorni va avanti, ed io ho anche voglia di scrivere della mia quotidianità, tanto del matrimonio ora si tratta di ricordi perciò se aspettano un giorno in più non fa differenza.

Ritorno alla normalità, dunque: il matrimonio è andato, la suocera è partita, la Mimi da un mese va alla "cuola matenna", perciò ci si rituffa nella quotidianità, magari recuperando qualcosa di trascurato durante i frenetici e concentrati preparativi del matrimonio, come il mio compleanno.

Ecco appunto. Presa dal marasma di cose da fare, quest'anno il mio compleanno è arrivato ed è volato via: l'ultimo prima di entrare nel club degli "anta". Ma cosa peggiore, pensando alle "bombo" (che effettivamente sono state la parte più impegnativa del tutto) e alle altre cose legate la matrimonio, non mi sono fatta un regalo di compleanno! Così ho rimediato oggi acquistando questa:


Semplice, neutra e soprattutto capiente per contenere il necessario per il cambio della Iaia (una busta con 2-3 pannolini, salviettine, telo appoggia marmocchia, crema per il sedere, sapone per un lavaggio rapido, benedetti siano i campioni prova!) le solite cose da borsa di donna, una contenuta borsa da ricamo e un decoroso spazio extra per contenere giustamente gli extra, dai giochi della mimi, ai maglioni, al portafoglio di luca e suoi cellulari quando usciamo insieme, e un giusot numoer di tasche con zip dove mettere chiavi, cellulare, occhiali da sole ed altre cose piccine. Tutto questo lo faceva prima la borsa del passeggino, ma dopo tre anni di utilizzo ha iniziato a dare i primi segni di cedimento, e ammettiamolo, quando vai in giro senza bimbi non è propriamente una borsa elegante o presentabile: fa troppo "desperate mommy".
Questa è stato l'ultimo acquisto , tra l'altro non programmato,di una mattinata di shopping più o meno programmato. Il matrimonio, ha lasciato uno strascico di buoni sconto da usare in un interessante negozio (perchè ha delle taglie comode e si paga il giusto, ed ora è il mio preferito) di catena di abbigliamento dove mi è nato settimana scorsa "il tarlo da borsa". Perciò partite io la nonna e la iaia alla volta dello " spendere l'ultimo buono sconto" in magliette senza arte ne parte, ma buone da mettere sotto tutto, siamo anche andate al negozio di tele e scampoli lì vicino per prendere l'elastico morbido per le bavaglie della mimi, e cercare della lana per il poncho.

Ve lo ricordate il poncho?

Ecco sono arrivata a questo punto:


il mega gomitolone rosso non mi Basta per finirlo!!!!!! quel metro di lana rossa che vedete non lavorata è tutto quello che mi rimane. Il poncho non è abbastanza lungo  per essere usato dalla mimi, ed ha il collo troppo largo per essere usato dalla Iaia, quindi che fare? Sulle prime ho pensato di prendere dell'altra lana abbinabile, perchè quel gomitolone era un offerta del discount e ritrovarne uguale è impossibile, ma una volta lì di "abbinabile" non ho trovato poi molto, o meglio potevo abbinarci un bianco con effetto molto natalizio, oppure un rosso più scuro, o... oppure mi tengo il lavorato rosso per me come coprispalle che male non mi fa e che gradisco pure tanto, e ne faccio uno nuovo per la mimi a più colori



perchè giustamente non sapendo cosa prendere ho deciso lì sul momento di prendere più colori e fare da capo. Poco male: almeno faccio il collo un po' più stretto perchè quello del poncho rosso per Marina mi pareva davvero largo.
La lana è una novità in questo
 posto: tant'è che penso non tornerà più. Di fatto il cesto dov'era sembra sempre più vuoto. Magari ne vado a prendere qualche altro gomitolo di altri colori, già che mi sto arrendendo sempre più all'idea di essere una desperate housewife: comunque quello è un posto di perdizione, l'unico per la verità degno di questo nome in zona. Ringrazio il cielo di non abitare più a Baranzate ad uno sputo da Uboldo dove di posti di perdizione ce ne sono molti di più. Dicevo che è un posto di perdizione, e ligio a questa caratteristica, doveva esserci qualcos'altro di "strettamente indispensabile" di "necessario oltre ogni misura" come 2 nuovi asciughini natalizi



Eccomi di ritorno alla normalità.
Ma il vero ritorno alla normalità è tornare a scrivere le mie scemate che hanno lo stesso spessore delle chiacchiere tra amiche davanti ad un caffè, anche se per farlo mi devo portare il pc in piscina mentre la mimi nuota, perchè a casa di tempo per sedersi e raccogliere le idee senza trascurare figlie, gatti e marito, non ce n'è a meno che non mi metta a  scrivere con un opprimente senso di colpa tutto mio "perchè rubo tempo alla famiglia".

3 commenti:

  1. Capita anche questo. Di avere la netta sensazione che stando al pc o crocettando si pensi di rubare tempo alla famiglia. Poi passa.
    Roberta

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  2. Effettivamente avessi impiegato le 3 ore e mezza di sveglia di sta notte non le avrei per nulla rubate a nessuno se non al mio sonno ( ma già non c'erano!)

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  3. Però non mi hai detto se ti piace la borsa...

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