martedì 24 aprile 2012

Da mamma a "mamma"

Facebook non è solo il "luogo" dove ritrovare vecchi amici e vecchie conoscenze, ma anche farne di nuove perchè "amici di amici" con cui si hanno interessi in  comune. Così ho conosciuto una ragazza, che mi ha confidato di essere incinta ed essere preoccupatissima. A tre anni di distanza dalla prima gravidanza e ad uno dalla ricerca della seconda mi viene piuttosto facile ricordarmi le ansie e le peoccupazioni, che per fortuna ho abbandonato abbastanza presto e per questo posso dirmi fortunata.
Leggere la sua preoccupazione mi fa una tenerezza infinita, e so che non esiste un numero sufficiente ed efficace di volte in cui dirle "stai serena".
Pensando a lei mi è tornato in mente uno scontro di punti di vista con una delle mie più care Amiche, (quella con cui mi azzuffo per intenderci) sul come vivere la gravidanza. Lei a causa di un modi di vedere (non suoi, ma che le sono caduti addosso) " non si parla dei bambini finche non sono nati, perchè non si sa mai" ha vissuto una gravidanza in sordina, mentre io, con Marina, ho voluto godermi ogni attimo ogni secondo della mia gravidanza proprio perchè "non si sa mai". Come le dissi, non potevo essere certa che le cose sarebbero andate bene, ma proprio perchè non potevo esserlo e perchè non potevo nemmeno ipotecare, nel peggiore dei casi, che sarei rimasta incinta una seconda volta, ci tenevo a godermi ogni attimo, perchè forse non sarebbe tornato mai più.
Di per sè il principio è lo stesso, ma è il modo in cui sono state affrontate le due gravidanze che sono all'opposto.
Ed ora questa futura giovane mamma, vive l'unica paura possibile quella del "e se qualcosa va storto", e mi fa una tenerezza infinita tanto che vorrei abbracciarla, sorriderle, consolarla, asciugarle le lacrime della paura, perchè è un momento magico la prima gravidanza ( la seconda è un discorso a parte) fatta di piccole grandi scoperte ogni giorno che passa, e meritano di essere vissute con serenità e gioia.

4 commenti:

  1. Sai che hai ragione? Io me la sono goduta ma non poi così tanto... E mi sono proprio detta in questi giorni "e se non potessi avere più bimbi?"... Se non potessi rivivere quella meravigliosa esperienza che è stata? Chissà... Hai fatto bene a confortarla: è il metodo migliore. Io ne avevo le p@lle piene di quelli che mi spaventavano a morte: e sull'ospedale e sul fatto che avrebbe avuto le coliche e sul fatto che non avrei avuto latte e sul fatto che ne avrei avuto troppo e sul fatto che non dorme e sul fatto che dorme... E che c@**o!
    O no?!?

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  3. Non posso dirti come sarà la tua seconda gravidanza, ma posso dirti che non sarà uguale alla prima. Inanzitutto molte cose non saranno una novità, e poi c'è sempre un primo genito a cui stare dietro che non ti permette di svaccarti in poltrona o a letto quando e come ti pare. Sempre che tu non abbia un esercito di tate che ti curino il primogenito...

    E si che palle quelli che ti dicono e così e cosà: sembra che più che volerti aiutare ti vogliano rubare la serenità perchè loro non se la sono goduta.

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  4. Quoto in pieno la tua ultima frase, Laura. Che palle quelli che ti dicono che cosa fare e che cosa no. Così come le due gravidanze sono state diverse anche per me, come sono diversi i miei figli.
    Sono d'accordo con te col viverla gioiosamente e non in sordina, comunque.
    Roberta

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