Nella testa ho un miscuglio di pensieri che non riesco ad organizzare. Partiamo dai fatti: giovedì vengo a sapere che una persona con cui non avevo più contatti sta così male da non poter rispondere a nessuno. Venerdì una cara amica comune mi comunica che questa persona è venuta a mancare. È la seconda persona che conosco che nel giro di un mese passa a miglior vita. Della prima ne ho già scritto. Di questa seconda non so. "Non so" non perché non sappia cosa scrivere a riguardo, è che "non so" è la migliore descrizione di quello che provo in questo momento. Non mi sento triste, mi sento per lo più indifferente, e non è qualcuno con cui ho avuto poco o nulla a che fare. Siamo state amiche, abbiamo gestito insieme una mailing list prima ancora che esistesse facebook, sono stata più volte a casa sua e lei è stata qualche volta da me, è stata l'artefice della coperte ricamate per entrambe le mie figlie, e non ultimo, la mia testimone alle nozze. Quindi non proprio una perfetta sconosciuta.
Era Maria Elena.
Poi ci siamo allontanate. Dal canto mio per via di nuove conoscenze che ho provato a farmi piacere, ma non c'è stato verso. A seguire una serie di sfortunate scelte o coincidenze, e messaggi che non lasciano il desiderio di continuare a tenere legami. Di fatto non ho più avuto sue notizie dirette da quando nell'ottobre del 2013 venne diagnosticato il cancro a mia madre. Venni a sapere per vie traverse che anche lei non stava bene, che subì una chirurgia interminabile, volevo andare a trovarla, ma mi venne impedito. Poi dopo un lungo silenzio ho avuto la scelta infelice di scriverle, ma se non l'avessi fatto sarebbe stato meglio. Forse non ho mai capito chi fosse veramente, e questo è stato alla base di questo allontanamento, che ora non mi fa sentire triste o sbigottita come lo sono stata per il Carletto, ma mi lascia semplicemente indifferente. Forse è questo il peggio: la dipartita di una persona che per anni è stata importante nella mia vita, mi lascia questa sensazione di assoluto distacco. L'unica pensiero di commiato che ho, e mi suona pure di macabro, e che dove sei ora hai già trovato buona compagnia: Maria kfr con cui potrai di nuovo parlare di fumetti, gatti, ricami, e golosità varie.
Era Maria Elena.
Poi ci siamo allontanate. Dal canto mio per via di nuove conoscenze che ho provato a farmi piacere, ma non c'è stato verso. A seguire una serie di sfortunate scelte o coincidenze, e messaggi che non lasciano il desiderio di continuare a tenere legami. Di fatto non ho più avuto sue notizie dirette da quando nell'ottobre del 2013 venne diagnosticato il cancro a mia madre. Venni a sapere per vie traverse che anche lei non stava bene, che subì una chirurgia interminabile, volevo andare a trovarla, ma mi venne impedito. Poi dopo un lungo silenzio ho avuto la scelta infelice di scriverle, ma se non l'avessi fatto sarebbe stato meglio. Forse non ho mai capito chi fosse veramente, e questo è stato alla base di questo allontanamento, che ora non mi fa sentire triste o sbigottita come lo sono stata per il Carletto, ma mi lascia semplicemente indifferente. Forse è questo il peggio: la dipartita di una persona che per anni è stata importante nella mia vita, mi lascia questa sensazione di assoluto distacco. L'unica pensiero di commiato che ho, e mi suona pure di macabro, e che dove sei ora hai già trovato buona compagnia: Maria kfr con cui potrai di nuovo parlare di fumetti, gatti, ricami, e golosità varie.
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