L'ansia da prestazione la puoi sconfiggere o ridurre solo in un modo: cercando di innalzare il livello delle prestazioni che puoi offrire, e nel mio caso significa rimettere il naso sui libri.
Così da martedì, dopo un primo colloquio in clinica che mi ha gettato in uno stato di panico non da poco ( il post di martedì è arrivato dopo numerosi scleri, bagno caldo in vasca, pizza consolatoria, e chiacchiere con vari amici) mi sono ributtata sui libri, appunti e quant'altro in preparazione di domani e delle 5 ore di snasamento reciproco.
Il più grande Grazie va alla mia amica Silvia che facendo parte anche lei della famiglia veterinaria conosce un po' la situazione, e che ha detto 2 cose importanti: una me la tengo per me, l'altra è " se quelli della clinica sono un po' intelligenti sanno da soli che un collega che è rimasto fermo per parecchio tempo ha bisogno di tempo per rimettersi in carreggiata". Questo mi offre una sorta di cuscino, su cui non appisolarmi ma per mettermi un po' più comoda per riprendere il giro. Poi magari bastano ai colleghi solo 5 ore per fare una corretta valutazione della sottoscritta: alla sottoscritta è bastato vedere 4 sale visita, sala d'aspetto un minimo separata per cani e gatti, sala ecografia, sala raggi (ah, digitali) sala pre operatoria, sala operatoria, degenza infettivi, degenza normale, sala tac, sala fisioterapia, farmacia, reception, laboratorio, per farsi venire il capogiro. Una clinica così grossa credo di averla vista solo a Pavia, quanto ero ancora studente, e la tac era appena arrivata in facoltà. Vi lascio immaginare a cosa ero rimasta come idea di " struttura veterinaria grossa". Quindi l'idea " ambulatorio così figo = veterinario di elevata professionalità" era, come dire, automatica. Domani vediamo. Potrebbe essere di tutto, ma sicuramente è un tentativo e nulla di definitivo da cui non ci siano vie di uscita.
Così da martedì, dopo un primo colloquio in clinica che mi ha gettato in uno stato di panico non da poco ( il post di martedì è arrivato dopo numerosi scleri, bagno caldo in vasca, pizza consolatoria, e chiacchiere con vari amici) mi sono ributtata sui libri, appunti e quant'altro in preparazione di domani e delle 5 ore di snasamento reciproco.
Il più grande Grazie va alla mia amica Silvia che facendo parte anche lei della famiglia veterinaria conosce un po' la situazione, e che ha detto 2 cose importanti: una me la tengo per me, l'altra è " se quelli della clinica sono un po' intelligenti sanno da soli che un collega che è rimasto fermo per parecchio tempo ha bisogno di tempo per rimettersi in carreggiata". Questo mi offre una sorta di cuscino, su cui non appisolarmi ma per mettermi un po' più comoda per riprendere il giro. Poi magari bastano ai colleghi solo 5 ore per fare una corretta valutazione della sottoscritta: alla sottoscritta è bastato vedere 4 sale visita, sala d'aspetto un minimo separata per cani e gatti, sala ecografia, sala raggi (ah, digitali) sala pre operatoria, sala operatoria, degenza infettivi, degenza normale, sala tac, sala fisioterapia, farmacia, reception, laboratorio, per farsi venire il capogiro. Una clinica così grossa credo di averla vista solo a Pavia, quanto ero ancora studente, e la tac era appena arrivata in facoltà. Vi lascio immaginare a cosa ero rimasta come idea di " struttura veterinaria grossa". Quindi l'idea " ambulatorio così figo = veterinario di elevata professionalità" era, come dire, automatica. Domani vediamo. Potrebbe essere di tutto, ma sicuramente è un tentativo e nulla di definitivo da cui non ci siano vie di uscita.
Come si dice in questi casi, in bocca al... gatto??? :\
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