Ieri la suocera è tornata a casa sua.
Non è mistero che tra me e lei non scorra buon sangue, e fino a qui non ci sarebbe nulla da dire cadendo in un clichè vecchio quanto il mondo. Ma quando la suddetta suocera riesce ad avvelenare l'aria accanto a lei e a far star male figlio e nipoti oltre a me, forse la situazione è di altra natura. Fate pure conto che quando è qui non ci sentiamo liberi di essere noi stessi. Non faccio nemmeno mistero che farei volentieri a meno di vederla proprio, vivo meglio senza aria pensate in casa, ma viviamo col terrore che "se non la invitiamo, si offende".
Ora io non sono una psicologa, semmai un'esperta di psicologia da 4 soldi, da psicologia da mercato, perciò le mie sono considerazioni lasciano il tempo che trovano, e vorrei fossero considerate con la dovuta cautela, perchè non tutto ciò che ci sarebbe da dire su persone che qui verranno citate può essere detto.
Comunque dicevo se ne è tornata a casa, ma l'aria qui l'ha lasciata piuttosto pesante, e ne sto vedendo i risultati.
Parto da me: ieri nonostante abbia fatto per ore ciò che mi sentivo di fare per lasciare andare la tensione nervosa, sono riuscita ad essere perfettamente stronza con una persona che ha avuto il difetto di essere inutilmente pignola. Dopo quell'episodio in meno di mezz'ora mi sono innervosita ed indispettita per altre cose: a quel punto, visto che esperienza di "perdita di contatto con la realtà e vivere in un mondo egocentristico" l'ho già avuta (grazie depressione post partum!), ho fatto due più due realizzando che stavo reagendo male a situazioni fondamentalmente innocue per via dei nervi che mi sono venuti in una settimana di permanenza della suocera qui.
La chicca delle mie cazzate da nervoso è stato dichiarare ingenuamente un gesto estremamente infantile che ho fatto mentre la suocera era qui: ho nascosto le mie tazze preferite. Dai diciamocelo, è una bambinata di portata colossale, ma se mi permettete innocua, perchè non ferisce nessuno. Come principio non ho fatto nulla di diverso dal mettere gioielli ed orologi preziosi in banca per proteggerli. La differenza è che le mie tazze forse arrivano ad un valore d'acquisto di 50 euro, ma hanno un valore affettivo ben più alto: una me l'ha regalata Luca per Natale, una me l'ha recuperata Luca dallo stand della Mares dove io avevo già scroccato un sacco di gadget e non avevo il coraggio di farmi vedere nuovamente, e la terza l'ho acquistata io, ma non spendo un euro che non sia necessario senza il consenso di Luca, poichè, sarò all'antica, è lui che si fa il mazzo a guadagnarli. Quindi ho nascosto i miei valori, perchè infantilmente mi viene ribrezzo solo all'idea che una persona che mi non mi ritiene ne normale ne decente e che pensa che le stringa apposta la mano forte per farle male, ci possa bere.
Luca.
Dicevo che questo gesto infantile non ferisce nessuno. O per lo meno così dovrebbe essere, perchè in un modo che non riesco a capire, ha fatto esplodere Luca in un accesso di rabbia da non volermi parlare, ne vedere ne toccare. In realtà che fosse nervoso lo sapevo, ma di motivi ce ne possono essere parecchi, da qualcosa andato storto con le bimbe quando ero a danza, a questioni di lavoro che non mi racconta, perchè la storia rimane fuori dalla porta di casa, ma il nervoso se lo porta in casa eccome. Me ne rendo conto perchè è scuro in volto ed evita di guardarmi. In genere è sempre così quando è nervoso e non si sbottona mai a dire: "sono nervoso perchè...". Bisogna solo capire che lo è e lasciarlo in pace. Peccato che poi non si sa mai cosa possa farlo esplodere, se una sciocchezza o la richiesta di un bacio. Però ieri non credo fosse nervoso ne per le bimbe, che hanno fatto le solite cose da bimbe per le quali i genitori si incazzano come da copione, e nemmeno per il lavoro. Ho buoni motivi, reazioni viste nei giorni precedenti e dichiarazioni esplicite, che mi fanno pensare di aver semplicemente tolto il tappo ad un vaso pieno di incazzatura e svuotato di pazienza. Sono dispiaciuta che si sia addormentato incazzato con me, ma se davvero come penso ho fatto scoppiare il bubbone, forse non è poi tanto male.
Figlia piccola.
Ora in tutta sincerità io non mi sento di dire: "sono la mamma, conosco perfettamente le mie figlie", perchè le mie figlie sono persone in continua mutazione come tutti i bambini, e quello che vale oggi può non valer domani. Di Valeria si possono dire molte cose, una su tutte: se non è stanca, capisce le situazioni piuttosto velocemente e si adegua cercando di trarne il meglio. Questo però non vuol dire che non ha sentimenti e che sa solo fare finta di rimanerci male. Stamattina si è svolto il solito clichè: " Valeria per favore "fai così"* ( sostituite il "fai così" con non metterti la gonna, mettiti il cerchietto la posto delle mollette...) che è meglio* ( sostituite il " che è meglio" con una spiegazione logica). La reazione standard di Valeria 5 anni e mezzo è frignare. Al dì là del fatto che il frignare mi faccia saltare i nervi sul momento, a freddo realizzo che è un riflesso della bebè che è ancora in lei, e che spero per i miei nervi, svanisca presto. Di fatto, frignando, non ha mai ottenuto niente se non un urlata" smettila di frignare che mi fai saltare i nervi!" Ma oggi, dal frignare è passata ad un pianto con singhiozzo, evento raro per lei. Quando fa finta mette il broncio, fa scendere qualche lacrima e mugugna. Valeria inoltre non è una che ti dice: "sono triste perchè..." o perlomeno non è ancora in grado di farlo, ma vista la nevrosi a cui siamo stati sottoposti per una settimana, non mi stupirei se quei 5 minuti di pianto con singhiozzo fossero il suo modo di sfogarsi. Magari a qualcuno potrebbe venire in mente che io sono una mamma iperprotettiva e per questo non obbiettiva su mia figlia. Va bene fate pure. Però pongo a chi lo pensi, un dubbio su cui riflettere: se pensate che Valeria sia un attrice e che per questo l'unica preoccupazione che avete è reprimere ogni sua manifestazione di disagio, quando reprimete per errore una reale manifestazione di disagio che male le state infliggendo? Se vi è mai capitato di essere giudicati male perchè chi vi giudica non ha capito nulla di voi e si basa sul suo metro miope, allora sapete quanto possa far male.
Figlia grande.
Di lei al momento non posso dire nulla. Ieri in pratica non ci siamo viste: dall'uscita di scuola alle 16 è andata direttamente da un amica ed è tornata a casa con Luca poco prima che uscissi io, e sono tornata che già dormiva (qui rigidi orari tedeschi). Lei comunque è quella che ci rimane male per una risposta acida che cade come fulmine a ciel sereno da parte di chiunque. Ci rimane male perchè si sente facilmente in colpa e responsabile. Ci sta che poi, di fronte a situazioni così imprevedibili non voglia separarsi da noi. Marina inoltre di fronte a situazioni così aggressive, non reagisce: si immobilizza sia fisicamente che di testa, finendo per non riuscire a dare nemmeno una risposta. So che Marina fa le sue cazzate da bambina, esattamente quelle da "copione", ma di certo non si merita un trattamento a pesci in faccia per ogni cosa che fa, ne da noi che siamo i suoi genitori, ne tanto meno da sua nonna che ha avuto " la sensibilità" di dirle per ben 2 volte: "Se non mi vuoi al tuo compleanno, me lo dici e domani mattina parto". Marina si è sentita messa all'angolo non potendo dire quello che pensava, e che ha detto a me mentre l'accompagnavo a danza: "la voglio perchè mi fa il regalo". Ragionamento che non fa una grinza per la logica di un bambino di 8 anni. Perciò le ho spiegato che al compleanno non conta avere tante persone perchè ti facciano tanti regali, ma conta avere accanto le persone a cui vuoi bene e che ti fa piacere avere accanto in un giorno così speciale. Marina è una bambina solare, che non ha quasi mai il muso lungo e se ce l'ha è perchè qualcosa la turba, come quel cretino del suo compagno di classe che le ha detto che se fai il 666 sul cellulare ti risponde il diavolo. Vi lascio immaginare quanto fosse turbata e mortificata dall'atteggiamento della nonna. Ho visto Marina grigia dal momento in cui è entrata in casa la nonna, fino al momento di aprire i regali che mette per forza allegria, momento accaduto poche ore prima della partenza della nonna. Poi sarò maliziosa e penserò male, ma ho visto le bimbe sorridere alla nonna solo la mattina della partenza: sarà un caso? Si dice che a pensar male si fa peccato....
Tutto questo non sarebbe poi tanto diverso da tutte le altre volte che è venuta a trovarci. Aria pensante, stare attenti a come si respira prima che la si offenda, nervosismo che per noi si protrae anche giorni dopo e che talvolta ci prende pure prima dell'arrivo, però quest'estate è successo qualcosa di totalmente diverso che ci pone in una situazione di totale incapacità di comprendere perchè sia andata ancora così.
In primavera la suocera ha proposto di portare le bimbe a Berlino per qualche giorno senza di noi. Io non volevo, ma sono dell'idea che se spiegata chiaramente la situazione alle bimbe, sarebbero state in grado di decidere loro. Le bimbe decisero con enorme entusiasmo di andare a Berlino. Io ero e rimasi preoccupata per tutto il tempo perchè conosco le mie gallinelle e pure l'arpia (giusto per rimanere nello stesso philum) temendo 5 giorni insopportabili in cui un respiro fuori posto venisse preso per un affronto. Di fatto non mi è dato sapere cosa sia successo: so che si sono divertite, ma mi hanno anche detto che non vogliono più andare via perchè gli sono mancati la mamma e il papà. Ora per quanto mi ricordo io, se vai via e ti diverti e stai bene, la nostalgia dei genitori non ti sfiora nemmeno l'anticamera del cervello. Detto questo, io e Luca eravamo piuttosto tranquilli che far venire qui la nonna per prenderci 24 ore di libertà per noi non sarebbe stato male, visto il risultato della vacanza a Berlino essere buono. Invece abbiamo visto musi lunghi, tensioni, sentito frasi che un adulto non dovrebbe dire ad un bambino, e racconti che non hanno nulla di anormale per chi ha idea di cosa siano 2 bambine di 8 e 5 anni e mezzo. Ho/abbiamo visto una situazione che mi/ci fa chiedere perchè sta volta è andata così, dopo le precedenti in cui pareva esserci un buon rapporto tra le tre, e dopo una vacanza che pare essere andata bene. E no mi spiace ma non colpevolizzo due bambine che hanno l'unico torto di avere la maturità intellettiva di due bambine di 8 e 5 anni e mezzo, ed il difetto di rincoglionirsi se guardano un cartone animato, o di rispondere: "no grazie" se non hanno desiderio di fare qualcosa a parte finire la merenda, o se il bacio della buonanotte lo prendono dalle persone che le amano, anzichè darli, come è sempre stato da che sono nate. Non sono loro che devono capire le situazioni: non ne hanno ancora l'esperienza e magari nemmeno la capacità di capire. Sono di nuovo iperprotettiva? Sono una mamma che non ha dato la giusta educazione? Allora ditemi voi come devono essere 2 bambine di quell'età e farò ammenda.
Credo sia davvero da valutare quanto siano di beneficio queste visite, perchè al momento a me sembra solo un investimento in perdita.
Non è mistero che tra me e lei non scorra buon sangue, e fino a qui non ci sarebbe nulla da dire cadendo in un clichè vecchio quanto il mondo. Ma quando la suddetta suocera riesce ad avvelenare l'aria accanto a lei e a far star male figlio e nipoti oltre a me, forse la situazione è di altra natura. Fate pure conto che quando è qui non ci sentiamo liberi di essere noi stessi. Non faccio nemmeno mistero che farei volentieri a meno di vederla proprio, vivo meglio senza aria pensate in casa, ma viviamo col terrore che "se non la invitiamo, si offende".
Ora io non sono una psicologa, semmai un'esperta di psicologia da 4 soldi, da psicologia da mercato, perciò le mie sono considerazioni lasciano il tempo che trovano, e vorrei fossero considerate con la dovuta cautela, perchè non tutto ciò che ci sarebbe da dire su persone che qui verranno citate può essere detto.
Comunque dicevo se ne è tornata a casa, ma l'aria qui l'ha lasciata piuttosto pesante, e ne sto vedendo i risultati.
Parto da me: ieri nonostante abbia fatto per ore ciò che mi sentivo di fare per lasciare andare la tensione nervosa, sono riuscita ad essere perfettamente stronza con una persona che ha avuto il difetto di essere inutilmente pignola. Dopo quell'episodio in meno di mezz'ora mi sono innervosita ed indispettita per altre cose: a quel punto, visto che esperienza di "perdita di contatto con la realtà e vivere in un mondo egocentristico" l'ho già avuta (grazie depressione post partum!), ho fatto due più due realizzando che stavo reagendo male a situazioni fondamentalmente innocue per via dei nervi che mi sono venuti in una settimana di permanenza della suocera qui.
La chicca delle mie cazzate da nervoso è stato dichiarare ingenuamente un gesto estremamente infantile che ho fatto mentre la suocera era qui: ho nascosto le mie tazze preferite. Dai diciamocelo, è una bambinata di portata colossale, ma se mi permettete innocua, perchè non ferisce nessuno. Come principio non ho fatto nulla di diverso dal mettere gioielli ed orologi preziosi in banca per proteggerli. La differenza è che le mie tazze forse arrivano ad un valore d'acquisto di 50 euro, ma hanno un valore affettivo ben più alto: una me l'ha regalata Luca per Natale, una me l'ha recuperata Luca dallo stand della Mares dove io avevo già scroccato un sacco di gadget e non avevo il coraggio di farmi vedere nuovamente, e la terza l'ho acquistata io, ma non spendo un euro che non sia necessario senza il consenso di Luca, poichè, sarò all'antica, è lui che si fa il mazzo a guadagnarli. Quindi ho nascosto i miei valori, perchè infantilmente mi viene ribrezzo solo all'idea che una persona che mi non mi ritiene ne normale ne decente e che pensa che le stringa apposta la mano forte per farle male, ci possa bere.
Luca.
Dicevo che questo gesto infantile non ferisce nessuno. O per lo meno così dovrebbe essere, perchè in un modo che non riesco a capire, ha fatto esplodere Luca in un accesso di rabbia da non volermi parlare, ne vedere ne toccare. In realtà che fosse nervoso lo sapevo, ma di motivi ce ne possono essere parecchi, da qualcosa andato storto con le bimbe quando ero a danza, a questioni di lavoro che non mi racconta, perchè la storia rimane fuori dalla porta di casa, ma il nervoso se lo porta in casa eccome. Me ne rendo conto perchè è scuro in volto ed evita di guardarmi. In genere è sempre così quando è nervoso e non si sbottona mai a dire: "sono nervoso perchè...". Bisogna solo capire che lo è e lasciarlo in pace. Peccato che poi non si sa mai cosa possa farlo esplodere, se una sciocchezza o la richiesta di un bacio. Però ieri non credo fosse nervoso ne per le bimbe, che hanno fatto le solite cose da bimbe per le quali i genitori si incazzano come da copione, e nemmeno per il lavoro. Ho buoni motivi, reazioni viste nei giorni precedenti e dichiarazioni esplicite, che mi fanno pensare di aver semplicemente tolto il tappo ad un vaso pieno di incazzatura e svuotato di pazienza. Sono dispiaciuta che si sia addormentato incazzato con me, ma se davvero come penso ho fatto scoppiare il bubbone, forse non è poi tanto male.
Figlia piccola.
Ora in tutta sincerità io non mi sento di dire: "sono la mamma, conosco perfettamente le mie figlie", perchè le mie figlie sono persone in continua mutazione come tutti i bambini, e quello che vale oggi può non valer domani. Di Valeria si possono dire molte cose, una su tutte: se non è stanca, capisce le situazioni piuttosto velocemente e si adegua cercando di trarne il meglio. Questo però non vuol dire che non ha sentimenti e che sa solo fare finta di rimanerci male. Stamattina si è svolto il solito clichè: " Valeria per favore "fai così"* ( sostituite il "fai così" con non metterti la gonna, mettiti il cerchietto la posto delle mollette...) che è meglio* ( sostituite il " che è meglio" con una spiegazione logica). La reazione standard di Valeria 5 anni e mezzo è frignare. Al dì là del fatto che il frignare mi faccia saltare i nervi sul momento, a freddo realizzo che è un riflesso della bebè che è ancora in lei, e che spero per i miei nervi, svanisca presto. Di fatto, frignando, non ha mai ottenuto niente se non un urlata" smettila di frignare che mi fai saltare i nervi!" Ma oggi, dal frignare è passata ad un pianto con singhiozzo, evento raro per lei. Quando fa finta mette il broncio, fa scendere qualche lacrima e mugugna. Valeria inoltre non è una che ti dice: "sono triste perchè..." o perlomeno non è ancora in grado di farlo, ma vista la nevrosi a cui siamo stati sottoposti per una settimana, non mi stupirei se quei 5 minuti di pianto con singhiozzo fossero il suo modo di sfogarsi. Magari a qualcuno potrebbe venire in mente che io sono una mamma iperprotettiva e per questo non obbiettiva su mia figlia. Va bene fate pure. Però pongo a chi lo pensi, un dubbio su cui riflettere: se pensate che Valeria sia un attrice e che per questo l'unica preoccupazione che avete è reprimere ogni sua manifestazione di disagio, quando reprimete per errore una reale manifestazione di disagio che male le state infliggendo? Se vi è mai capitato di essere giudicati male perchè chi vi giudica non ha capito nulla di voi e si basa sul suo metro miope, allora sapete quanto possa far male.
Figlia grande.
Di lei al momento non posso dire nulla. Ieri in pratica non ci siamo viste: dall'uscita di scuola alle 16 è andata direttamente da un amica ed è tornata a casa con Luca poco prima che uscissi io, e sono tornata che già dormiva (qui rigidi orari tedeschi). Lei comunque è quella che ci rimane male per una risposta acida che cade come fulmine a ciel sereno da parte di chiunque. Ci rimane male perchè si sente facilmente in colpa e responsabile. Ci sta che poi, di fronte a situazioni così imprevedibili non voglia separarsi da noi. Marina inoltre di fronte a situazioni così aggressive, non reagisce: si immobilizza sia fisicamente che di testa, finendo per non riuscire a dare nemmeno una risposta. So che Marina fa le sue cazzate da bambina, esattamente quelle da "copione", ma di certo non si merita un trattamento a pesci in faccia per ogni cosa che fa, ne da noi che siamo i suoi genitori, ne tanto meno da sua nonna che ha avuto " la sensibilità" di dirle per ben 2 volte: "Se non mi vuoi al tuo compleanno, me lo dici e domani mattina parto". Marina si è sentita messa all'angolo non potendo dire quello che pensava, e che ha detto a me mentre l'accompagnavo a danza: "la voglio perchè mi fa il regalo". Ragionamento che non fa una grinza per la logica di un bambino di 8 anni. Perciò le ho spiegato che al compleanno non conta avere tante persone perchè ti facciano tanti regali, ma conta avere accanto le persone a cui vuoi bene e che ti fa piacere avere accanto in un giorno così speciale. Marina è una bambina solare, che non ha quasi mai il muso lungo e se ce l'ha è perchè qualcosa la turba, come quel cretino del suo compagno di classe che le ha detto che se fai il 666 sul cellulare ti risponde il diavolo. Vi lascio immaginare quanto fosse turbata e mortificata dall'atteggiamento della nonna. Ho visto Marina grigia dal momento in cui è entrata in casa la nonna, fino al momento di aprire i regali che mette per forza allegria, momento accaduto poche ore prima della partenza della nonna. Poi sarò maliziosa e penserò male, ma ho visto le bimbe sorridere alla nonna solo la mattina della partenza: sarà un caso? Si dice che a pensar male si fa peccato....
Tutto questo non sarebbe poi tanto diverso da tutte le altre volte che è venuta a trovarci. Aria pensante, stare attenti a come si respira prima che la si offenda, nervosismo che per noi si protrae anche giorni dopo e che talvolta ci prende pure prima dell'arrivo, però quest'estate è successo qualcosa di totalmente diverso che ci pone in una situazione di totale incapacità di comprendere perchè sia andata ancora così.
In primavera la suocera ha proposto di portare le bimbe a Berlino per qualche giorno senza di noi. Io non volevo, ma sono dell'idea che se spiegata chiaramente la situazione alle bimbe, sarebbero state in grado di decidere loro. Le bimbe decisero con enorme entusiasmo di andare a Berlino. Io ero e rimasi preoccupata per tutto il tempo perchè conosco le mie gallinelle e pure l'arpia (giusto per rimanere nello stesso philum) temendo 5 giorni insopportabili in cui un respiro fuori posto venisse preso per un affronto. Di fatto non mi è dato sapere cosa sia successo: so che si sono divertite, ma mi hanno anche detto che non vogliono più andare via perchè gli sono mancati la mamma e il papà. Ora per quanto mi ricordo io, se vai via e ti diverti e stai bene, la nostalgia dei genitori non ti sfiora nemmeno l'anticamera del cervello. Detto questo, io e Luca eravamo piuttosto tranquilli che far venire qui la nonna per prenderci 24 ore di libertà per noi non sarebbe stato male, visto il risultato della vacanza a Berlino essere buono. Invece abbiamo visto musi lunghi, tensioni, sentito frasi che un adulto non dovrebbe dire ad un bambino, e racconti che non hanno nulla di anormale per chi ha idea di cosa siano 2 bambine di 8 e 5 anni e mezzo. Ho/abbiamo visto una situazione che mi/ci fa chiedere perchè sta volta è andata così, dopo le precedenti in cui pareva esserci un buon rapporto tra le tre, e dopo una vacanza che pare essere andata bene. E no mi spiace ma non colpevolizzo due bambine che hanno l'unico torto di avere la maturità intellettiva di due bambine di 8 e 5 anni e mezzo, ed il difetto di rincoglionirsi se guardano un cartone animato, o di rispondere: "no grazie" se non hanno desiderio di fare qualcosa a parte finire la merenda, o se il bacio della buonanotte lo prendono dalle persone che le amano, anzichè darli, come è sempre stato da che sono nate. Non sono loro che devono capire le situazioni: non ne hanno ancora l'esperienza e magari nemmeno la capacità di capire. Sono di nuovo iperprotettiva? Sono una mamma che non ha dato la giusta educazione? Allora ditemi voi come devono essere 2 bambine di quell'età e farò ammenda.
Credo sia davvero da valutare quanto siano di beneficio queste visite, perchè al momento a me sembra solo un investimento in perdita.
E' andata.
RispondiEliminaVedila così. Meno male che non l'hai a duecento metri da casa.
Adesso respira a fondo e pensa che per un bel po' sta bene dove sta. E le bambine impareranno col tempo a prendere la visita della nonna per quello che è, una parentesi.
Bacio.
Averla a 200 metri da casa avrebbe i suoi lati positivi: figlio e nipoti potrebbero vederla a piccole dosi, e come tutti i veleni, presi costantemente a piccole dosi, portano all'assuefazione, che in questo caso sarebbe quasi una sorta di vaccinazione.
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