Giovedì questo concludo il primo mese di lezioni con Jamila.
Ieri ho fatto un intensive open di 4 ore con lei.
e sono dannatamente felice della scelta che ho fatto.
Ormai mi è chiaro che qualsiasi cosa abbia fatto con Dina per poco più di 4 anni non è danza medio orientale. Dina la definisce danza egiziana, mi manca andare a fare un modulo con l'insegnante di danza egiziana dello Zagharid per capire se ci sono punti di contatto o no. Al momento ho solo le idee molto confuse sul passato di questi ultimi anni: cosa ho fatto, come mi è stato fatto fare, e mi sembra che tutta la mia "bravura" sia volata via e sia ritornata ad essere quella che nel '99 si era fermata al corso principianti. Questo cozza e non poco con l'idea del " fare l'insegnante" pulce molto pruriginosa che mi venne messa nell'orecchio circa un mese fa e che ha sortito come effetto il cambio insegnante.
Su una cosa Dina aveva ragione: forse cambiando insegnante mi sarei trovata meglio come metodo didattico, e in effetti è così. Se non capisci qualcosa Jamila ti prende per mano e ti spiega tutto per filo e per segno, passo-passo, letteralmente, e se poi sbagli beh allora ci hai messo del tuo e non poco.
Comunque sto affrontando un processo di demolizione e ricostruzione.
Demolizione del mio ego, e grazie al cielo che sta avvenendo, ricostruzione del peso, dei passi, del releveè, dell'uso delle braccia e costruzione della memoria delle sequenze o combo, dei nomi dei passi.
Tosto tostissimo, ma non rimpiango un minuto di lezione con Jamila, sia per lei che per il gruppo: quando c'è lezione non c'è chiacchiericcio.
Quindi ho molto lavoro da fare, tantissimo se davvero voglio diventare un insegnante.
Oltre ad aver perso il pollaio in tutti i sensi ( deo gratias!) ho perso il mio ego di essere " quella brava, quella con la faccia tosta da esibirsi da sola"; ho perso le aspettative di poter indossare costumi belli per spettacoli; ho perso la " gara" a chi si infighetta di più a lezione: da Jamila tutte comode, niente monetine niente galabeye: c'è chi mette la gonna chi i pantaloni aladino chi i pantaloni in stile tribal, e sono sempre bene o male le stesse cose di lezione in lezione, la vanità è lasciata a casa in virtù della concentrazione per la lezione.
Un bel percorso in salita, ma sono contenta, perchè almeno mi porterà da qualche parte, fosse anche solo per me stessa.
Ieri ho fatto un intensive open di 4 ore con lei.
e sono dannatamente felice della scelta che ho fatto.
Ormai mi è chiaro che qualsiasi cosa abbia fatto con Dina per poco più di 4 anni non è danza medio orientale. Dina la definisce danza egiziana, mi manca andare a fare un modulo con l'insegnante di danza egiziana dello Zagharid per capire se ci sono punti di contatto o no. Al momento ho solo le idee molto confuse sul passato di questi ultimi anni: cosa ho fatto, come mi è stato fatto fare, e mi sembra che tutta la mia "bravura" sia volata via e sia ritornata ad essere quella che nel '99 si era fermata al corso principianti. Questo cozza e non poco con l'idea del " fare l'insegnante" pulce molto pruriginosa che mi venne messa nell'orecchio circa un mese fa e che ha sortito come effetto il cambio insegnante.
Su una cosa Dina aveva ragione: forse cambiando insegnante mi sarei trovata meglio come metodo didattico, e in effetti è così. Se non capisci qualcosa Jamila ti prende per mano e ti spiega tutto per filo e per segno, passo-passo, letteralmente, e se poi sbagli beh allora ci hai messo del tuo e non poco.
Comunque sto affrontando un processo di demolizione e ricostruzione.
Demolizione del mio ego, e grazie al cielo che sta avvenendo, ricostruzione del peso, dei passi, del releveè, dell'uso delle braccia e costruzione della memoria delle sequenze o combo, dei nomi dei passi.
Tosto tostissimo, ma non rimpiango un minuto di lezione con Jamila, sia per lei che per il gruppo: quando c'è lezione non c'è chiacchiericcio.
Quindi ho molto lavoro da fare, tantissimo se davvero voglio diventare un insegnante.
Oltre ad aver perso il pollaio in tutti i sensi ( deo gratias!) ho perso il mio ego di essere " quella brava, quella con la faccia tosta da esibirsi da sola"; ho perso le aspettative di poter indossare costumi belli per spettacoli; ho perso la " gara" a chi si infighetta di più a lezione: da Jamila tutte comode, niente monetine niente galabeye: c'è chi mette la gonna chi i pantaloni aladino chi i pantaloni in stile tribal, e sono sempre bene o male le stesse cose di lezione in lezione, la vanità è lasciata a casa in virtù della concentrazione per la lezione.
Un bel percorso in salita, ma sono contenta, perchè almeno mi porterà da qualche parte, fosse anche solo per me stessa.
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