prima delle vacanze, ed intendo in genere luglio, a farei turni in clinica si facevano un po' di soldi: stranamente cani e gatti stavano male, sull'orlo della morte, sempre in quel periodo.
Sul perchè e sul per come arrivassero proprio in quel periodo dell'anno in quelle condizioni, sorvolo.
Ora però quel tipo di caso clinico ce l'ho tra le mani, ed è uno dei più pesanti, sia in senso fisico che psicologico: Ghibli, sette chili di micetto, del piano di sotto, legatissimo a mio papà, non sta affatto bene, e spero oggi di riuscire a fargli un prelievo e capirci un po' di più che la stomatite che ha non ha per nulla l'aspetto di quella da sindrome del granuloma eosinofilico, ma da insufficienza renale acuta.
E tutto questo, ovviamente, a 2 giorni dalla mia partenza.
Sarebbe facile dire " beh è il gatto di tuo padre lo porta lui dal veterinario" ma, ci sono almeno un paio di punti che rendono la cosa un pochino complicata: la prima è che Ghibli non ha mai visto il trasportino se non per quando l'ho portato a casa e l'ho portato per la castrazione, e questo potrebbe essere un problema; la seconda è che di metterlo in mano ad un qualsiasi collega non mi va proprio: almeno se devo fare/ dire cazzate che le dica io, non qualcun'altro a pagamento per di più. E la terza, più importante fra tutte e che mio papà non è proprio dell'umore adatto per sopportare una patologia degenerativa: nel trambusto emotivo di quest'anno ci si aggiunge il medico di base che per paura di vedersene schiattare un'altro (e anche su questo sorvolo) gli sta facendo fare un sacco di esami ed accertamenti che hanno, attualmente come unico risultato il buttarlo in ansia di avere anche lui "qualcosa" che non va, perciò figuriamoci se gli dicessi che il suo gattone potrebbe schiattare da un momento all'altro.
Il tragico è che devo dirglielo.
Ed ora passiamo alla parte pratica di trovare un collega che non faccia lo stronzo.
Sul perchè e sul per come arrivassero proprio in quel periodo dell'anno in quelle condizioni, sorvolo.
Ora però quel tipo di caso clinico ce l'ho tra le mani, ed è uno dei più pesanti, sia in senso fisico che psicologico: Ghibli, sette chili di micetto, del piano di sotto, legatissimo a mio papà, non sta affatto bene, e spero oggi di riuscire a fargli un prelievo e capirci un po' di più che la stomatite che ha non ha per nulla l'aspetto di quella da sindrome del granuloma eosinofilico, ma da insufficienza renale acuta.
E tutto questo, ovviamente, a 2 giorni dalla mia partenza.
Sarebbe facile dire " beh è il gatto di tuo padre lo porta lui dal veterinario" ma, ci sono almeno un paio di punti che rendono la cosa un pochino complicata: la prima è che Ghibli non ha mai visto il trasportino se non per quando l'ho portato a casa e l'ho portato per la castrazione, e questo potrebbe essere un problema; la seconda è che di metterlo in mano ad un qualsiasi collega non mi va proprio: almeno se devo fare/ dire cazzate che le dica io, non qualcun'altro a pagamento per di più. E la terza, più importante fra tutte e che mio papà non è proprio dell'umore adatto per sopportare una patologia degenerativa: nel trambusto emotivo di quest'anno ci si aggiunge il medico di base che per paura di vedersene schiattare un'altro (e anche su questo sorvolo) gli sta facendo fare un sacco di esami ed accertamenti che hanno, attualmente come unico risultato il buttarlo in ansia di avere anche lui "qualcosa" che non va, perciò figuriamoci se gli dicessi che il suo gattone potrebbe schiattare da un momento all'altro.
Il tragico è che devo dirglielo.
Ed ora passiamo alla parte pratica di trovare un collega che non faccia lo stronzo.
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