mercoledì 4 dicembre 2013

omissis

Nel post precedente mi sono dimenticata di dire alcuni fattori importanti nella mia incazzatura.
Ieri mia mamma doveva fare gli esami del sangue e tornare a casa, invece è stata trattenuta per una flebo e relative terapie endovena perchè l'ìhanno trovata troppo debilitata.
Oggi non ha fatto la seconda infusione per i motivi di cui sopra ed è stata rimandata a settimana prossima.
Forse si è resa conto che non può prendere "sottogamba" la questione, glissando con " non voglio disturbare", tanto più che ha la fortuna di avermi a 19 gradini di distanza.
Oggi in ospedale c'ero anch'io: ero là per motivi miei e ci siamo scambiati io e mio padre per ritriare la mamèta, così ho potuto parlare con l'infermiera di riferimento, scoprendo un paio di altarini, tipo che sì le era stato detto di chiamare il tal giorno per far sapere come stava, ma che le era anche stato detto di chiamare se si fosse sentita male.

Ecco da oggi per la maméta saranno volatili per diabetici perchè "ora so" da fonte certa qual'è l'infermiera di riferimento.

Mamigà come ti ho detto per SMS e come ho detto ad un altro utente che mi ha scritto in pvt ma che conosce la situazione, tutto ciò che mi dite sia in pubblico che in privato sulla degenza oncologica, per me è solo grasso che cola.

Io cado letteralmente dal pero, perchè in veterinaria davvero i pazienti oncologici spesso si scoprono quando l'unica cosa che gli puoi fare è il tanax. Perciò tutto quello che tu ed altri hai/avete da dirmi/ci è davvero grasso che cola. Dell'aloe e vera, dell'ananas, dei guanti in cotone, io mai e poi mai me li sarei immaginati. Cercherò di essere più prensente io in day hospital per chiedere, captare, e compagnia bella.

4 commenti:

  1. Sai che c'è... per chi è abituato a soccorrere gli altri è difficilissimo chiedere aiuto. E questa è la parte più dura del percorso della Virgi, credimi: accettare di essere in balìa di qualcosa che non può assolutamente governare se non in parte, e cambiando radicalmente il modo di guardarsi allo specchio. E' dura. Ma si può fare.
    Vi abbraccio, e ogni mattina il mio pensiero va a voi.

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  2. Mi correggo: che non può assolutamente governare DA SOLA se non in parte.

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  3. Sorveglia che mangi, anche se ha nausea: a stomaco pieno la sopporta meglio.
    Qualcosa che le piaccia e che riesca ad "accettare".
    L'oncologa aveva detto a mio marito di mangiare più possibile e lui si faceva i frullati di caffélatte e biscottini plasmon (sondino naso-gastrico), ogni due ore mangiava, poco, ma di gusto, in più si scofanava in due giorni 500 gr. di mascarpone con 4 tuorli e 4 cucchiai di zucchero sbattuti a crema... ma con questo si è "tirato su" ....
    sorvegliala che mangi!!! Un abbraccio!

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  4. Grazie Renata, di aver preso parte al grasso che cola :) Sta sera la signora del piano di sotto ( mia mamma abita letteralmente sotto di me, che in questo momento è una fortuna) si è sbafata un panino kebab. Comunque vedrò di starle dietro.

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