A volte il problema di scrivere un post, è riuscire a catturare tutti i pensieri, che ovviamente passano per la tua testa quando meno puoi fermarti a scriverli, dargli una collocazione tematica e metterli insieme da sembrare un discorso sensato. Non puoi mettere giù un "che figata l'immersione alla spaccata!" con i denti di tua figlia e la decisione di rivoluzionare il box ed imbiancare casa. L'unico filo portante è che sono pensieri e cose della tua vita, ma buttati lì non dicono un beneamato niente, anzi magari invogliano qualcuno a chiamare la neurodeliri per te come caso di dissociazione mentale.
Partiamo dalle vacanze.
Ho scritto davvero "dalle", e non "per le": perchè in vacanza ci siamo già stati e pure tornati!
Abitudinari? forse sì. Stesso posto, stesso campeggio, stesso diving: d'altronde se ci troviamo bene perchè cambiare, sopratutto ora che la Iaia è ancora troppo piccola, ma sopratutto troppo stracciacazzi, per sperimentare nuovi posti?
Ci siamo concessi 2 lussi in più quest'anno rispetto al passato: il prendere un posto in uno stabilimento balneario (stare seduti comodi mentre le bimbe giocano con la sabbia e non portarsi su e giù l'ombrellone fa davvero la differenza) e noleggiare un paio di biciclette. Due lussi che hanno fatto davvero la differenza. La differenza di poter godere il mare mezz'ora in più, di avere sotto controllo entrambe le pupe, senza sfrignate e capricci per camminare, nel tragitto campeggio-qualsiasi altro posto, di fare una scappata al supermercato per acquistare quello che ti sei dimenticata e che al mini-market del campeggio non c'è.
Ed anche il lusso di potersi muovere 5 minuti prima dell'appuntamento per l'immersione, anzichè 15 minuti.
Di fatto è stato molto meno una sfacchinata e un po' più rilassante dell'anno precedente, nonostante la Iaia con i suoi canini svegliasse tutto il campeggio, tutte le notti, nel cuore della notte (cara grazia avere un campeggio per lo più frequentato da stranieri che il concetto "è un bambino piccolo, li abbiamo avuti tutti" lo conoscono e lo applicano) e il freddo.
Questo è l'anno del tempo matto, e nessuno sano di mente che passi di qua può dire il contrario.
Ultima settimana di giugno, 16°C di minima notturna.
Per fortuna che avevo guardato le previsioni prima di partire, memore della sfreddata che prendemmo l'anno scorso, ed ho portato pigiami lunghi per tutti e coperte pesanti. quando l'ho detto a Luca mi ha guardata come un aliena, ma forse non gli farebbe male ricordarsi di quei 4 gioni di campeggio a Ruegen di 16 anni fa a giugno. Tralasciamo il marginale dettaglio che Ruegen sta sul Baltico e Levanto sul Mediterraneo. Ma se fa freddo in tenda, FA freddo!
Per combattere il freddo abbiamo anche usato l'effetto stalla: tutti e quattro incastrati modello log cabin in una stanza sola ( la nostra tenda ha 2 stanze). Di fatto però il dormire tutti insieme nasceva anche da altre esigenze. La prima è che non posso permettermi di correre da una parte all'altra della tenda se la Iaia si sveglia: cioè fate voi: alzarsi da un materassino che fa cricco-cracco, aprire la zip (che potrebbe anche rimanre aperta perdendo però l'effetto stalla) catapultarsi dall'altra parter della reggia (sì è una tenda piuttosto grande) senza ammazzarsi su cose lasciate in giro e radici in agguato sotto il pavimento della tenda.
La seconda è che dopo lo scherzetto di Marina dell'anno scorso di essere andata a fare la pipì da sola nel cuore della notte ed averci svegliato urlando di paura perchè le campane hanno battuto non so più che ora, e averci contestualmente fatto morire d'infarto perchè avevamo realizzato che l'urlo era di Marina e non arrivava da dove ci aspettavamo che fosse, abbiamo pensato che averla sottocontrollo fosse decisamente meglio.
Comunque nonostante il freddo notturno, acqua fredda sui 23-24 gradi in superficie, 16 qualche metro sotto (a febbraio ce n'erano 14!), ed una discreta ramata d'acqua in mezzo alla settinana, ci siamo goduti abbastanza bel tempo e sole da tornare tutti e tre vagamente abbronzati, come solo la famiglia " latticini" può tornare :)
Valeria ha scoperto la pipì, aprofittando del bonus " io posso fare la nudista su qualsiasi spiaggia che nessuno dice niente", Marina è diventata ancora più indipendente di quello che è già, soprattutto nel territorio circoscritto e sufficientemente protetto del campeggio, io ho aumentato il numero delle immersioni sul mio log book e Luca per questo si è trovato molto più a contatto con le ragazze, tanto che dopo una settimana capiva meglio il loro life-style così assurdo per qualsiasi adulto :) Il fatto che poi Luca stesse con le ragazze mentre io facevo immersioni gli è valso elogio ed encomio da parte di molti subacquei come padre moderno.
Delle immersioni ne parlerò in un altro post, se ci riesco ;)
Partiamo dalle vacanze.
Ho scritto davvero "dalle", e non "per le": perchè in vacanza ci siamo già stati e pure tornati!
Abitudinari? forse sì. Stesso posto, stesso campeggio, stesso diving: d'altronde se ci troviamo bene perchè cambiare, sopratutto ora che la Iaia è ancora troppo piccola, ma sopratutto troppo stracciacazzi, per sperimentare nuovi posti?
Ci siamo concessi 2 lussi in più quest'anno rispetto al passato: il prendere un posto in uno stabilimento balneario (stare seduti comodi mentre le bimbe giocano con la sabbia e non portarsi su e giù l'ombrellone fa davvero la differenza) e noleggiare un paio di biciclette. Due lussi che hanno fatto davvero la differenza. La differenza di poter godere il mare mezz'ora in più, di avere sotto controllo entrambe le pupe, senza sfrignate e capricci per camminare, nel tragitto campeggio-qualsiasi altro posto, di fare una scappata al supermercato per acquistare quello che ti sei dimenticata e che al mini-market del campeggio non c'è.
Ed anche il lusso di potersi muovere 5 minuti prima dell'appuntamento per l'immersione, anzichè 15 minuti.
Di fatto è stato molto meno una sfacchinata e un po' più rilassante dell'anno precedente, nonostante la Iaia con i suoi canini svegliasse tutto il campeggio, tutte le notti, nel cuore della notte (cara grazia avere un campeggio per lo più frequentato da stranieri che il concetto "è un bambino piccolo, li abbiamo avuti tutti" lo conoscono e lo applicano) e il freddo.
Questo è l'anno del tempo matto, e nessuno sano di mente che passi di qua può dire il contrario.
Ultima settimana di giugno, 16°C di minima notturna.
Per fortuna che avevo guardato le previsioni prima di partire, memore della sfreddata che prendemmo l'anno scorso, ed ho portato pigiami lunghi per tutti e coperte pesanti. quando l'ho detto a Luca mi ha guardata come un aliena, ma forse non gli farebbe male ricordarsi di quei 4 gioni di campeggio a Ruegen di 16 anni fa a giugno. Tralasciamo il marginale dettaglio che Ruegen sta sul Baltico e Levanto sul Mediterraneo. Ma se fa freddo in tenda, FA freddo!
Per combattere il freddo abbiamo anche usato l'effetto stalla: tutti e quattro incastrati modello log cabin in una stanza sola ( la nostra tenda ha 2 stanze). Di fatto però il dormire tutti insieme nasceva anche da altre esigenze. La prima è che non posso permettermi di correre da una parte all'altra della tenda se la Iaia si sveglia: cioè fate voi: alzarsi da un materassino che fa cricco-cracco, aprire la zip (che potrebbe anche rimanre aperta perdendo però l'effetto stalla) catapultarsi dall'altra parter della reggia (sì è una tenda piuttosto grande) senza ammazzarsi su cose lasciate in giro e radici in agguato sotto il pavimento della tenda.
La seconda è che dopo lo scherzetto di Marina dell'anno scorso di essere andata a fare la pipì da sola nel cuore della notte ed averci svegliato urlando di paura perchè le campane hanno battuto non so più che ora, e averci contestualmente fatto morire d'infarto perchè avevamo realizzato che l'urlo era di Marina e non arrivava da dove ci aspettavamo che fosse, abbiamo pensato che averla sottocontrollo fosse decisamente meglio.
Comunque nonostante il freddo notturno, acqua fredda sui 23-24 gradi in superficie, 16 qualche metro sotto (a febbraio ce n'erano 14!), ed una discreta ramata d'acqua in mezzo alla settinana, ci siamo goduti abbastanza bel tempo e sole da tornare tutti e tre vagamente abbronzati, come solo la famiglia " latticini" può tornare :)
Valeria ha scoperto la pipì, aprofittando del bonus " io posso fare la nudista su qualsiasi spiaggia che nessuno dice niente", Marina è diventata ancora più indipendente di quello che è già, soprattutto nel territorio circoscritto e sufficientemente protetto del campeggio, io ho aumentato il numero delle immersioni sul mio log book e Luca per questo si è trovato molto più a contatto con le ragazze, tanto che dopo una settimana capiva meglio il loro life-style così assurdo per qualsiasi adulto :) Il fatto che poi Luca stesse con le ragazze mentre io facevo immersioni gli è valso elogio ed encomio da parte di molti subacquei come padre moderno.
Delle immersioni ne parlerò in un altro post, se ci riesco ;)
Che racconto simpatico!
RispondiEliminaOra attendo la seconda parte.
;-)